Rapporto sull’economia di Lucca, Massa-Carrara e Pisa

La Cciaa diffonde un’analisi relativa al 2022

L’Istituto di studi e ricerche della Cciaa Toscana Nord-Ovest presenta il primo rapporto intermedio sull’economia delle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa.
Nel 2022 si registra un rallentamento della dinamica imprenditoriale, anche se tutte le province mostrano tassi di crescita positivi, con saldi favorevoli tra iscrizioni e cessazioni. La variazione è pari al +0,5% nelle tre aree, anche se numericamente la consistenza è diversa: 237 imprese in più in provincia di Pisa, 211 nella provincia di Lucca e 108 in quella di Massa-Carrara, per un totale di 556 imprese nell’intero territorio di competenza camerale.
Le esportazioni giocano un ruolo sempre maggiore nella formazione del Pil locale. Nel decennio 2011-2021, infatti, il loro contributo al valore aggiunto dell’area Toscana Nord-Ovest è sale dal 30% al 39%.
Nei primi nove mesi del 2022 in provincia di Lucca il valore delle esportazioni registra un aumento di 678 milioni di euro (+20%) mentre in provincia di Pisa si registra un aumento di 541 milioni (+22%). Solo la provincia di Massa-Carrara mostra una diminuzione dell’8,4%, con una perdita di 149 milioni.
Nel 2022 aumentano le assunzioni programmate dalle imprese: +11% a Massa-Carrara e +15% a Lucca e Pisa, per un totale complessivo di 81 mila assunzioni nell’intero territorio.
Nei primi nove mesi del 2022 è in forte ripresa il credito alle famiglie mentre rallenta quello alle imprese. Si osserva una tenuta di Lucca (+0,6%), dovuta però solo alle famiglie (+4,3%) mentre la componente business flette significativamente (-2,1%). Pisa mostra un discreto consolidamento (+1,5%), grazie alle famiglie (+4,4%) e alle imprese di costruzioni (+2,5%) così come Massa-Carrara (+1,7%), anch’essa prevalentemente grazie alle famiglie (+3,4%) e, in misura minore, alle imprese (+0,7%).