La demografia d’impresa a Bergamo

La Cciaa pubblica la nota relativa al I trimestre 2022

Nella nota rilasciata dalla Camera di commercio di Bergamo si legge che alla fine del primo trimestre 2022 le sedi di imprese registrate in provincia sono  94.519, in crescita tendenziale di 1.778 unità (+3,3%). Crescono, tuttavia, anche le cessazioni, pari a 7.871, in aumento del 7,7%, con il saldo complessivo negativo -93 unità).

Le imprese attive sono 84.924, l’1% in più rispetto allo stesso trimestre del 2021, distribuite nel comparto dei servizi (32.741, pari al 38,6% delle imprese attive totali), nel commercio (18.792 pari al 22,1%), nelle costruzioni (17.659; 20,8%) e nella manifattura (10.734; 12,6%).
Le variazioni tendenziali sono positive per il settore dei servizi (+604 unità, pari a +1,9% su base annua), l’agricoltura (+82 imprese, +1,7%) e le costruzioni (+222, +1,3%) mentre decrescono per il comparto manifatturiero (-40 unità, pari a -0,4% su base annua) e il commercio (-20 aziende, -0,1%).
Il tasso di natalità per settore produttivo mostra segnali positivi per le costruzioni (+2,2%), i servizi (+1,5%), l’agricoltura (+1,4%), il commercio (+1,3%) e la manifattura (+1,1%).
Passando all’analisi della forma giuridica, la forma maggiormente rappresentata è quella d’impresa individuale (44.490 pari al 52,7% delle imprese attive totali), seguita dalle società di capitali (24.792, 30,2%), di persone (12.974, 15%) e le altre forme giuridiche (1.820, 2,1%).
Le imprese femminili attive rappresentano il 20,5% del totale e sono in tutto 17.430, in crescita del 2,4% annuo. Le imprese straniere, rappresentano l’11,3% del totale imprese attive e sono 9.624, in aumento del 3,5% annuo mentre, infine, il numero di imprese giovanili è di 6.926, pari all’8,2% delle aziende totali (+0,6%).