La congiuntura economica in Piemonte

L’Unioncamere regionale diffonde i dati relativi al IV trimestre 2021

Nel periodo ottobre-dicembre 2021 il tessuto manifatturiero regionale segna una variazione produttiva tendenziale di +6,8%, portando la crescita media per l’intero anno al 10,3%.

Nell’ultimo trimestre del 2021, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, la crescita della produzione industriale è accompagnata da un andamento positivo degli ordinativi interni (+6,4%) e da una lieve flessione degli ordinativi sul mercato estero (-0,9%). Il fatturato totale segna un +13,6% e la componente estera mostra un incremento ancora più sostenuto (+19,9%). Il grado di utilizzo degli impianti sale dal 62,7% del quarto trimestre 2020 al 71,6%.

A livello settoriale, tutti i comparti registrano una crescita. La performance migliore, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, appartiene alla filiera tessile (+17,1%) seguita dall’industria del legno e del mobile (+9,2%), da quella meccanica (+7,7%) e dal comparto alimentare (+7,5%) mentre la crescita meno intensa appartiene al comparto dei mezzi di trasporto (+3,4%).

Tutte le province piemontesi mostrano un segno positivo e in modo particolare le province di Biella (+15,3%), del Verbano-Cusio-Ossola (+9,2%) e di Novara (+8,4%) registrano una percentuale superiore al dato regionale mentre la performance meno intensa viene registrata dalla provincia di Vercelli (+4,8%). Infine, anche tutte le classi dimensionali d’impresa registrano un segno positivo, ma il  più elevato riguarda le medie e grandi aziende (rispettivamente +8,4% e +7%).

Questi sono alcuni dati pubblicati da Unioncamere Piemonte che presenta in una nota i risultati dell’ultima indagine congiunturale sull’industria manifattura regionale realizzata in collaborazione con le camere di commercio provinciali. La rilevazione ha coinvolto 1.761 imprese industriali piemontesi, per un numero complessivo di 100.912 addetti e un valore pari a circa 34,1 miliardi di euro di fatturato.