Le pensioni nel settore privato

01.04.2022

L'Inps pubblica gli aggiornamenti annuali dell'Osservatorio

L’Inps pubblica una nota che riassume gli ultimi dati dell'Osservatorio sulle pensioni relativi alle pensioni vigenti e alle pensioni liquidate nel 2021. All'inizio del 2022 nel settore privato (comprendente i lavoratori dipendenti, autonomi, parasubordinati) si registrano 17.749.278 pensioni, di cui 13.766.604, il 77,6%, di natura previdenziale (vecchiaia, invalidità e superstiti) e 3.982.674, il 22,4%, di natura assistenziale (invalidità civile, indennità di accompagnamento, pensioni e assegni sociali). La spesa complessiva è pari a 218,6 miliardi di euro, di cui 195,4 miliardi sostenuti dalle gestioni previdenziali e 23,2 miliardi da quelle assistenziali. Analizzando le tipologie di pensione, si osserva che circa il 75,1% delle pensioni di anzianità/anticipate sono erogate a soggetti di sesso maschile, mentre tale percentuale si abbassa al 37,1% per le pensioni di vecchiaia. Le prestazioni pensionistiche di tipo assistenziale presentano invece un tasso di mascolinità costantemente inferiore al 50%; questo fenomeno può essere attribuito all'età più avanzata delle donne (con maggior rischio di invalidità) ma anche a una maggiore esposizione di queste alla povertà (mancanza di versamenti sufficienti per la maturazione di una prestazione di tipo previdenziale).

Nel 2021 le pensioni liquidate sono 1.315.171, delle quali il 44, 2% di natura assistenziale. Riguardo alle pensioni previdenziali di vecchiaia, l’andamento del numero di pensioni liquidate risulta fino al 2014 decrescente, per cominciare a crescere a partire dal 2015, a fronte dell'andamento in aumento dell’età media di pensionamento, dovuto alle riforme pensionistiche atte a contenere gli effetti dell’invecchiamento della popolazione. Il numero di pensioni assistenziali liquidate ha, invece, una linea di tendenza crescente dal 2003 a al 2019, per poi scendere nel 2020, per motivi legati soprattutto alla situazione pandemica, che ha causato rallentamenti negli accertamenti medico-legali per il riconoscimento degli stati di salute a queste riferiti. Anche le percentuali di pensioni assistenziali sul totale hanno una linea crescente dal 2012 al 2019 (arrivando a valori intorno al 50%), per poi diminuire nel 2020 al 41% e nel 2021 al 44%.

Al livello territoriale, infine, l'area nella quale si registra la percentuale più alta di prestazioni pensionistiche è l’Italia settentrionale (47,8%), mentre al centro viene erogato il 19,3% delle pensioni e in Italia meridionale e nelle isole il 30,8%; il restante 2,1% viene percepito da persone residenti all’estero.

 

 

 

Categorie: Diffusioni di nuovi dati | Assistenza e previdenza | Inps - Istituto nazionale della previdenza sociale

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