Unrae book 2021

25.03.2022

L’Unrae presenta il quadro del settore automotive nel 2021

È online Unrae Book 2021, il rapporto dell’Unrae che presenta un’analisi del mercato italiano degli autoveicoli, con dati aggiornati al 2021. La pubblicazione, diffusa insieme a una nota di sintesi, illustra i risultati economici dei comparti delle autovetture, dei veicoli commerciali, industriali, degli autobus e dei motoveicoli considerando più aspetti, come i canali di vendita, i modelli, l’alimentazione. Il rapporto, inoltre, include dati sulle modalità di acquisto e le caratteristiche degli acquirenti e presenta confronti territoriali a livello nazionale ed europeo.

Alla fine del 2021 sono oltre 38,8 milioni le autovetture circolanti, con una età media che da 7,9 anni del 2009 è cresciuta gradualmente fino agli 11,8 anni attuali; il 26,2% di queste, inoltre, appartiene alla classe ante Euro 4. L’anzianità del parco circolante è una caratteristica rilevante anche per gli altri comparti: su 4.125.000 veicoli commerciali oltre il 43% è ante Euro 4, su 709.000 veicoli industriali oltre il 53%.

Rispetto al 2020 si registra un aumento del fatturato del settore che arriva a 36,3 miliardi di euro (grazie al recupero del 2021 e ai sostegni al mercato), ma resta ben sotto i 42,6 miliardi del 2019. Anche il gettito Iva sale a 6,6 miliardi, ma con la perdita di oltre un miliardo di euro rispetto ai 7,7 miliardi del 2019.

Riguardo al tipo di alimentazione, anche se le auto a benzina e diesel hanno dimezzato le immatricolazioni negli ultimi tre anni (da 852mila del 2019 a 437mila del 2021 le auto a benzina, e da 763mila a 323mila le diesel), queste due categorie, con oltre 34,5 milioni di unità, rappresentano insieme il 90% del parco circolante sulle strade italiane. Continua la crescita delle auto a minore impatto ambientale, in particolare delle auto elettriche “alla spina” Ecv (da 17.185 del 2019 a 136.311 del 2021), che raggiungono la quota del 9,4% del totale ma restano indietro rispetto alla media del 20% degli altri quattro Major Markets (maggiori mercati europei).

L'analisi degli acquirenti privati di autovetture per età indica che si confermano le tendenze degli ultimi anni. Scende di oltre 1 punto la quota degli acquirenti giovani (18-29anni), che si ferma al 7,8% del totale. Si riduce la fascia dei giovani maturi (30-45 anni), a causa anche di un maggior uso del noleggio come alternativa alla proprietà dell’auto, perdendo la prima posizione a vantaggio della fascia 46-55 anni, che arriva a coprire un quarto delle immatricolazioni. Continua a salire la quota di acquisti da parte degli ultra55enni, recuperando oltre due punti (questa categoria aumenta comunque la sua rappresentatività sul totale della popolazione italiana).

Il volume riporta anche dati ambientali sulle emissioni di anidride carbonica, con confronti europei. Nel 2020 in Europa si ha una flessione delle emissioni medie di CO2 delle auto di nuova immatricolazione. Fra i cinque Major Markets, si passa dai 113,6 g/Km di CO2 della Germania ai 98,5 g/Km della Francia, paese dove è più alta la quota di mercato di auto elettriche pure. L’Italia, comunque, fa registrare il secondo più basso livello medio di emissioni di CO2 (108,6 g/km), in linea con la media dei 27 Paesi EU.

Infine, riguardo alle prospettive per il 2022 del comparto automotive, pesano gli impatti negativi delle tensioni geopolitiche e del conflitto in Ucraina, oltre ai problemi generati dalla indisponibilità di alcuni componenti, già presenti ma aggravati dall’attuale situazione internazionale.

Categorie: Diffusioni di nuovi dati | Industria e costruzioni | Unrae - Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri

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