Nota trimestrale congiunta sulle tendenze dell’occupazione
L'Ispat e l’Agenzia del lavoro diffondono un nuovo report con i dati del terzo trimestre 2021
L’Ispat, e l’Agenzia del Lavoro della Provincia autonoma di Trento diffondono in contemporanea la Nota trimestrale congiunta sulle tendenze dell’occupazione con riferimento al terzo trimestre 2021.
La nota è frutto della collaborazione sviluppata tra i due istituti per produrre informazioni armonizzate, complementari e coerenti sulla struttura e sulla dinamica del mercato del lavoro in provincia di Trento.
Tra i dati si legge che nel terzo trimestre 2021 prosegue la dinamica positiva del mercato del lavoro trentino. Dal lato dell’offerta di lavoro l’occupazione è in crescita sia in termini congiunturali (+4,7%) sia su base annua (+3,5%). Le persone in cerca di occupazione sono in calo (26,2% la variazione tendenziale) come anche gli inattivi in età lavorativa (-5,9% su base annua) che proseguono nella loro discesa iniziata nel trimestre precedente.
La riduzione delle persone in cerca di occupazione si traduce in un calo del relativo tasso di disoccupazione che nel terzo trimestre 2021 si attesta al 3,9% (era al 5,3% un anno prima). Tale tasso è inferiore rispetto alle regioni del Nord (5,7%) e si mantiene molto distante dal livello registrato per l’Italia (9,2%).
Al 30 settembre 2021 anche le fonti amministrative registrano su base tendenziale la crescita dell’occupazione, con le posizioni lavorative dipendenti che si incrementano del 3,3% rispetto a un anno prima. Tale aumento coinvolge in particolare il settore manifatturiero, le costruzioni e, nel terziario, il comparto dei pubblici esercizi, che più ha sofferto le limitazioni e le chiusure imposte nei periodi di lockdown. Rispetto al 30 settembre del 2020 si registra anche un aumento della qualità del lavoro per stabilità lavorativa e professioni svolte.
In termini di flusso la domanda di lavoro delle imprese trentine registra nel terzo trimestre una flessione rispetto all’anno precedente, determinata dall’andamento anomalo delle assunzioni dell’estate 2020 che erano state caratterizzate da una ritardata partenza della stagione turistica a seguito della pandemia. Nel 2021 le imprese, soprattutto dell’alberghiero, hanno potuto soddisfare i propri fabbisogni di personale già dai mesi primaverili determinando così una distribuzione temporale delle assunzioni più fluida.
La richiesta di cassa integrazione da parte delle imprese industriali prosegue la sua discesa anche nel corso del terzo trimestre 2021. Tra luglio e settembre si registra il più basso livello di intervento pubblico dall’inizio dell’emergenza sanitaria. Il ricorso alla Cig rimane tuttavia elevato se confrontato con quello dello stesso periodo del 2019.
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