Le previsioni occupazionali in Italia

03.02.2022

Unioncamere pubblica i dati relativi al 2021

È on line il Bollettino annuale 2021 del Sistema informativo Excelsior, a cura di Unioncamere e Anpal. Nella nota che riepiloga i dati, si legge che nel 2021 sei imprese su dieci dell’industria e dei servizi programmano nuove assunzioni, in aumento rispetto al 2019, quando erano il 58,8%. Le entrate previste sono in totale 4,6 milioni, raggiungendo sostanzialmente i livelli pre-pandemia.

Le ricerche di personale specializzato crescono in tutti i settori, anche se continuano a essere di difficile reperimento alcune figure, come operai specializzati nell'ambito dell'industria e dei servizi (+13,1% entrate richieste rispetto al 2019, +8,8 punti percentuali la difficoltà di reperimento) e laureati (+7,5% e +2,7). Diminuiscono, invece, le richieste per le professioni impiegatizie (-11,4%) e per diplomati e qualificati (-12,9%). Nel complesso la difficoltà di trovare i profili professionali desiderati riguarda circa un terzo delle entrate programmate (32,2%). Le principali trasformazioni in atto riguardano le competenze digitali (il 71% delle imprese investe in trasformazione digitale) e la transizione verso un’economia più sostenibile (il 53% investe in competenze green). 

Nel 2021 il recupero degli andamenti economici è differenziato tra i settori industriali (+3,5% sul 2019) e quelli dei servizi (-0,6%). Per l’industria è rilevante l’apporto delle entrate nelle costruzioni, che superano di circa il 15% i livelli del 2019. Una analoga tendenza si registra nei settori coinvolti nella trasformazione 4.0 del made in Italy e tra quelli più internazionalizzati, come metallurgia, meccanica ed elettronica, che nel 2021 hanno coperto la metà delle entrate del manifatturiero.

Riguardo alle differenze di genere, mentre nel 2020 la contrazione degli ingressi per maschi e femmine era di entità non troppo diverse, nel 2021 la componente maschile ha un maggiore recupero (con una variazione del -3,6% rispetto al 2019), mentre quella femminile, pur migliorando (-10,4% sul 2019, dopo il -30,7% del 2020), resta nettamente più distante dai livelli pre-crisi.

Categorie: Diffusioni di nuovi dati | Lavoro | Anpal - Agenzia nazionale politiche attive del lavoro | Unioncamere - Unione italiana delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura

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