Rapporto rifiuti urbani

L'Ispra pubblica la nuova edizione del volume
Tipo di prodotto: Rapporto annuale
Periodo di riferimento: 2020
Anno di edizione: 2021
Disponibile su: www.isprambiente.gov.it/
La nuova edizione del Rapporto rifiuti urbani, a cura dell'Ispra, fornisce i dati aggiornati al 2020 su produzione, raccolta differenziata, gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti di imballaggio, compreso l’import-export, a livello nazionale, regionale e provinciale. Riporta, inoltre, le informazioni sul monitoraggio dell’Ispra sui costi dei servizi di igiene urbana e sull’applicazione del sistema tariffario. Infine, presenta una ricognizione dello stato di attuazione della pianificazione territoriale aggiornata all’anno 2021.
Secondo il rapporto, nel 2020 la produzione nazionale di rifiuti urbani si attesta a 28,9 milioni di tonnellate, in calo del 3,6% rispetto al 2019 (-1,1 milioni di tonnellate); la diminuzione si registra in tutte le macro aree geografiche: nel Centro Italia il calo percentuale è più consistente (-5,4%); seguono le regioni settentrionali ( -3,4%) e quelle meridionali (-2,6%). Tra le regioni settentrionali, il calo maggiore si osserva in Trentino Alto Adige (-6,3%), Emilia Romagna (-3,9%) e Liguria (-3,7%); al Centro la flessione maggiore è nel Lazio (-5,6%), seguito da Marche (-5,4%) e Toscana (-5,4%); al Sud i cali più significativi si rilevano in Calabria (-6,7%) e Basilicata (-4,3%).
Tra le città metropolitane, infine, la percentuale più elevata di raccolta differenziata si rileva a Cagliari (73,7%), con una crescita di 2,3 punti percentuali rispetto al 71,4% del 2019; Venezia mette a segno un 73,6% (70,9% nel 2019) e al di sopra del 60% risultano Milano, Firenze e Bologna (rispettivamente 68,9%, 67,6% e 66,3%). Bari e Torino si collocano,
rispettivamente, al 59,8% e 59,3% mentre la Città metropolitana di Roma Capitale raggiunge il 50,4%. Il valore più basso si registra a Palermo (29,4%), sostanzialmente stabile rispetto al 2019 (29%).
Categorie: Ambiente ed energia | Ispra - Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale