L’economia dell’Umbria

01.07.2021

La Banca d’Italia pubblica il rapporto sull’economia regionale

Tipo di prodotto: Rapporto
Periodo di riferimento: 2020
Anno di edizione: 2021
Disponibile su: www.bancaditalia.it

L’economia dell’Umbria fa parte della collana Economie regionali, che riunisce le pubblicazioni dedicate a ciascuna regione italiana messe a punto dai Centri studi territoriali della Banca d’Italia.
Nel 2020 la diffusione dell’epidemia Covid-19 ha prodotto un arretramento dell’economia regionale che si traduce in una diminuzione del Pil pari al 9%, in linea con la tendenza nazionale.  Nell’industria, in particolare, il valore aggiunto è calato dell’11,8%. La flessione si è concentrata nella prima parte dell’anno, a seguito della caduta della domanda, conseguente allo scoppio della crisi e della chiusura delle attività non essenziali. Due terzi delle aziende umbre hanno rilevato una diminuzione del fatturato e poco più di un quarto una crescita.

Le esportazioni regionali sono diminuite del 12,8%. La flessione, superiore a quella registrata in Italia (-9,7%), è stata più intensa nel secondo trimestre. La crisi economica e le restrizioni alla mobilità hanno limitato anche la partecipazione al mercato del lavoro. Nel 2020 il numero degli inattivi nella popolazione tra 15 e 64 anni è cresciuto del 4,5%; oltre al calo degli occupati (-2%), su questo dato ha inciso la diminuzione del numero di persone in cerca di occupazione (-5,5%). Infine, la crescita dei prestiti ha raggiunto alla fine dell’anno il 4% e la qualità del credito non ha ancora risentito degli effetti della crisi pandemica (il tasso di deterioramento del credito si attesta all’1,2%).

Categorie: Imprese: struttura e competitività | Umbria

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