L’economia dell’Umbria – Rapporto annuale 2013 della Banca D’Italia

11.06.2013

On line il Rapporto sull’economia dell’Umbria

Tipo di prodotto: Rapporto
Anno di riferimento:  2012
Anno di edizione:  2013
Disponibile su: http://www.bancaditalia.it

Nel corso del 2012 la fase recessiva si è acuita; questo è quanto emerge dal Rapporto annuale sulle economie regionali relativo all’economia dell’Umbria, pubblicato da Banca D’Italia e presentato l’11 giugno 2013 presso la Scuola di Automazione per dirigenti bancari a Perugia.
Sulla base dei dati provenienti dalle maggiori statistiche ufficiali ed elaborati dalla Banca D’Italia, il valore aggiunto, misurato in termini reali, è diminuito dell’1,7%. La spesa per investimenti è ulteriormente diminuita risentendo negativamente della ridotta redditività aziendale e dell’incertezza delle prospettive economiche.
È proseguita la contrazione dell’attività industriale, per effetto della debole domanda interna. Soltanto la domanda estera ha continuato a fornire un impulso espansivo; le esportazioni regionali a prezzi correnti sono aumentate del 7,6%.
Si è aggravata la crisi dell’edilizia a ritmi ancora più decisi rispetto al 2011.
La flessione ciclica si è estesa anche ai servizi. Nel 2012 la caduta dell’attività si è estesa oltre al settore industriale e delle costruzioni, anche al terziario, soprattutto nei comparti che più dipendono dai consumi interni. L’attività turistica ha iniziato a mostrare segnali di flessione, specie per l’offerta di fascia medio-bassa e per quella rivolta prevalentemente alla clientela domestica.
Il quadro occupazionale è peggiorato, soprattutto per i giovani. L’occupazione in regione è scesa (-1,4%) più che nella media nazionale (-0,3%). Il calo ha interessato soprattutto la componente maschile (-2,4%) e le posizioni lavorative a tempo indeterminato (-1,2%). Il ricorso alla CIG è nettamente aumentato. Il tasso di occupazione è sceso dal 62,3% al 61,5%.
Si sono ulteriormente aggravate le difficoltà lavorative per i più giovani. Il tasso di occupazione nella classe di età 15-34 anni è sceso dal 51,7% al 49,5%, il calo ha interessato soprattutto i giovani laureati, il cui tasso di occupazione è sceso di quasi 11 punti percentuali rispetto al 2011, al 56,7%
Il credito all’economia si è ridotto, alla fine del 2012 i prestiti bancari sono diminuiti dello 0,9% e anche la qualità del credito è peggiorata: nella media dei quattro trimestri del 2012 il flusso di nuove sofferenze in rapporto ai prestiti vivi in essere all’inizio del periodo è stato pari al 3,4%, in aumento rispetto al 2011(2,5%). Alla fine del 2012, la consistenza dei crediti deteriorati lordi delle banche rappresentava il 22,2% dei prestiti (18,00% nel 2011).

•Economie regionali – L’economia dell’Umbria

Categorie: Imprese: struttura e competitività | Umbria

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