Il consumo di suolo a Roma

31.01.2020

On line il rapporto sull'analisi della copertura di suolo nel comune di Roma riferito al 2019

Tipo di prodotto: Rapporto statistico
Periodo di riferimento: 2018
Anno di edizione: 2019
Consultabile su: http://www.isprambiente.gov.it/it

Il rapporto Il consumo di suolo di Roma Capitale è realizzato in collaborazione dall’Ispra e dal Comune di Roma Capitale. Il lavoro riporta i risultati dell’indagine compresa nel Programma statistico nazionale e ha gli obiettivi di monitorare il livello d’attuazione della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (SNSvS, 2017), con riferimento al territorio del comune di Roma, e di rispondere alla richiesta di statistiche sempre più accurate sul suolo impermeabilizzato e quello naturale, espressa dal Comune di Roma Capitale e da altri enti come l’Ispra, l’Autorità di Bacino, la Protezione Civile.

Oltre all’analisi dei dati sulla copertura del suolo, il rapporto offre la descrizione del territorio in base ai differenti rischi idrogeologici, sismici e vulcanici, con elaborazioni sub comunali riferite ai singoli municipi. I dati elaborati derivano da immagini satellitari prodotte dall’azienda americana Digital Globe e da dati geografici vettoriali provenienti da diverse fonti; l’analisi presentata si è avvalsa di strumenti innovativi. L’attività di mappatura e di creazione di una cartografia digitale del suolo, sia consumato sia non consumato, ha consentito la definizione della carta della permeabilità di Roma Capitale, prevista come una delle fasi del progetto Soil4life, al quale il Comune di Roma Capitale ha aderito come partner insieme a Legambiente (capofila), all’Ispra, al Politecnico di Milano e ad altre realtà internazionali.

Nel rapporto il territorio comunale è descritto in base al livello di consumo del suolo (consumo irreversibile, reversibile, non consumato), secondo le differenti pendenze e secondo la prossimità con i bacini idrici e con il mare (zona costiera). Il territorio romano è consumato per il 21,9% in modo irreversibile (tale da poter essere riportato allo stato naturale solo con estrema difficoltà), per l’1,9% in modo reversibile, mentre per il 76,2% è non consumato, uno dei dati migliori rilevati nei principali grandi comuni italiani. Il tasso di suolo consumato varia, in modo anche rilevante, tra i municipi. In particolare, il I municipio è quello con la maggiore quota di suolo consumato irreversibile (72,8%) mentre il XIV è quello con la maggiore quota di suolo non consumato (86,4%); le maggiori variazioni rispetto al 2018 riguardano, invece, il XIII, il VI ed il V municipio.

Categorie: Ambiente ed energia | Lazio | Roma Capitale | Ispra - Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale

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