Rapporto sul mercato del lavoro e sulla contrattazione collettiva

11.12.2019
Rapporto sul mercato del lavoro e la contrattazione collettiva 2019

Online l'analisi annuale sullo stato dell'occupazione in Italia curata dal Cnel

Tipo di prodotto: rapporto annuale
Periodo di riferimento: 2018- secondo trimestre 2019
Anno di edizione: 2019
Disponibile su: www.cnel.it

La 21° edizione del Rapporto sul mercato del lavoro e contrattazione collettiva del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (Cnel), affronta i principali temi e i fenomeni  dell’occupazione in Italia. L'analisi riportata è frutto del dialogo interistituzionale avviato da alcuni anni con le principali istituzioni competenti sul tema. I dati utilizzati nel rapporto sono aggiornati al secondo trimestre 2019 e tratti da fonti istituzionali e di statistica ufficiale, in particolare, Anpal Servizi, Inapp, InpsIstatMinistero del lavoro e Ocse.

La pubblicazione è articolata in 18 capitoli e suddivisa in tre sezioni: le tendenze recenti dell’occupazione e del mercato del lavoro (lavori), le politiche del lavoro e le relazioni industriali. 

Tra i dati si legge che nel secondo trimestre 2019 il numero delle persone occupate è aumentato del 2,2%, facendo registrare un lieve superamento del livello del 2008, l’ultimo anno prima della recessione. Il tasso di occupazione ha raggiunto il livello più alto della storia recente del mercato del lavoro italiano (59,4%), pur rimanendo il più basso in Europa e al di sotto della media UE (69% esclusa la Grecia). Nel 2018 le assunzioni a tempo indeterminato sono cresciute del 10%, tale dinamica è proseguita anche nel 2019 con un aumento dell'8% delle assunzioni.

Il rapporto, inoltre, analizza il capitale umano del Paese e ne evidenzia i bassi livelli di istruzione terziaria rispetto alla media Ocse; le prospettive di occupazione per i laureati tra i 25 ed i 35 anni, inferiori a quelle dei diplomati dei corsi di studio professionali di istruzione secondaria superiore; la persistenza di fenomeni come i Neet (28,9%), quasi il doppio rispetto alla media europea e infine l’elevato numero dei low skilled (basso livello di competenze) che risultano essere circa 11 milioni, concentrati nelle fasce d’età più avanzata.

Categorie: Lavoro | Cnel - Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro

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