Condizioni socioeconomiche e mortalità a Bologna, Modena e Reggio-Emilia

L’Agenzia sanitaria e sociale regionale pubblica i risultati di uno studio longitudinale relativo al periodo 2001-2016

Tipo di prodotto: Dossier
Periodo di riferimento: Anni 2001-2016
Anno di edizione: 2019
Consultabile su: http://assr.regione.emilia-romagna.it/it/

L’Agenzia sanitaria e sociale della Regione Emilia-Romagna pubblica il dossier sulle Condizioni socioeconomiche e mortalità nello studio longitudinale emiliano Il volume analizza le relazioni tra condizioni socioeconomiche e mortalità nelle città di Bologna, Modena e Reggio-Emilia nel periodo 2001-2016.

La fonte dei dati è lo Studio longitudinale emiliano, un sistema integrato di dati provenienti dalle anagrafi comunali delle tre città, dai censimenti della popolazione e delle abitazioni del 2001 e del 2011 (fonte Istat) e dal Sistema informativo delle politiche per la salute e le politiche sociali della Regione Emilia-Romagna (Siseps).

Dalla lettura del dossier emerge che tra i residenti nelle città di Bologna, Modena e Reggio Emilia esiste una relazione inversa tra il livello di svantaggio sociale e il rischio di morte. Dall’analisi delle tre città nel periodo 2011-2016 ad esempio, tra gli uomini di età compresa tra 30 e 74 anni, si osserva che al diminuire del livello di istruzione aumenta il rischio di mortalità per tutte le cause. Rispetto ai più istruiti, i meno istruiti hanno un eccesso di rischio pari al 65% e quelli con un’istruzione media esprimono un rischio del 24% più alto.

Lo stesso aggregato di uomini presenta un più alto rischio di morte per tutte le condizioni diverse dallo stato civile di coniugato: celibi (86%), vedovi (65%) e separati o divorziati (69%). Tra il 2011 e il 2016, infine, tra gli uomini della fascia d’età 30-64 anni si riscontra un eccesso di rischio di morire per coloro che si trovano in una condizione professionale diversa da quella di occupato, con un’eccedenza che per quelli in “altra condizione” supera il 300%.