L’economia in Abruzzo
La pubblicazione del Cresa fa il punto sulla regione
Tipo di prodotto: pubblicazione
Periodo di riferimento: 2014
Anno di edizione: 2015
Disponibile su: www.cresa.it
In un contesto nazionale ancora negativo, per il 2014 le stime disponibili ed elaborate dal Cresa indicano per l'Abruzzo una flessione del Pil dell'1,8% in termini reali rispetto all'anno precedente (-0,2% l'Italia) anche se si cominciano a intravedere timidi segnali di ripresa.
Le situazioni di maggiore sofferenza riguardano il comparto delle costruzioni (-5%) e del manifatturiero (-2,1%, circa il doppio del calo nazionale). Il comparto manifatturiero ha mostrato complessivamente una perdita del 26% del valore aggiunto rispetto ai livelli del 2007, superiore di circa dieci punti percentuali alla media italiana. Le attività del terziario (-1,1%) sembrano mostrare una migliore capacità di resistenza nelle fasi cicliche negative.
Segnali non incoraggianti provengono anche dal mercato del lavoro: le forze di lavoro (544 mila) si sono ridotte dello 0,6% rispetto al 2013, in controtendenza rispetto all’andamento nazionale (+1%).e il decremento degli occupati si è tradotto in una flessione di un punto percentuale del tasso di occupazione collocatosi al 53,9%, quasi dieci punti percentuali in meno delle regioni centro settentrionali. Il tasso di disoccupazione si è attestato sul 12,6%, in peggioramento di 1,3 punti percentuali rispetto all’anno precedente (in Italia dal 9,1% al 9,4%).
Questi sono alcuni dati reperibili nel Dossier Abruzzo presentato dall'Ufficio studi e ricerche delle Camere di commercio regionali in occasione della 13a Giornata dell'economia.
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