L'economia del Piemonte

03.07.2014
L'economia del Piemonte

La Banca d'Italia ha presentato il Rapporto annuale

Tipo di prodotto: Rapporto
Anno di riferimento: 2013
Anno di edizione: 2014
Disponibile su: www.bancaditalia.it

 

Il tradizionale Rapporto annuale sull’economia piemontese,  presentato il 19 giugno dalla Sede di Torino della Banca d’Italia,  descrive l’evoluzione della congiuntura e analizza le trasformazioni della struttura produttiva e finanziaria della regione.

Nel 2013 la recessione è continuata,  ma dalla seconda metà dell’anno  si osservano segnali di lieve miglioramento della congiuntura,  che ha interessato soprattutto le imprese più grandi e orientate verso i mercati esteri.

 La dinamica della produzione nell’industria è migliorata nel corso dell’anno grazie al sostegno delle  esportazioni , cresciute a ritmi elevati e superiori alla media nazionale. La domanda interna, invece, ha continuato a risentire della debolezza della spesa per consumi e investimenti.

Nel settore delle costruzioni è proseguita la fase recessiva sia nel comparto pubblico che in quello privato.  Nel mercato immobiliare le transazioni sono nuovamente calate e i prezzi si sono ancora ridotti.

 Nel mercato del credito si è intensificata la flessione dei prestiti alle famiglie e alle imprese, con una contrazione più intensa per le imprese, soprattutto per quelle di più piccole dimensioni.

 L’occupazione è diminuita a ritmi superiori alla media nazionale e la disoccupazione è ulteriormente aumentata rispetto al 2012, raggiungendo livelli superiori a quelli di tutte le altre regioni del Nord.  I giovani hanno avuto maggiori difficoltà occupazionali , analogamente a quanto osservato nel resto del Paese.

Per quanto riguarda la formazione, nell’ultimo decennio sono diminuite le immatricolazioni, pur in presenza di un’offerta universitaria di buon livello nella regione. A questo calo possono aver contribuito sia il peggioramento delle condizioni economiche delle famiglie che la minore probabilità di trovare un’occupazione stabile e coerente con il percorso di studi. Tuttavia, i tassi di disoccupazione a un anno dalla laurea per gli studenti degli atenei piemontesi sono inferiori rispetto alla media nazionale.

La quota dei giovani che non studia e non lavora è cresciuta rispetto al 2007 in maniera significativa e superiore alla media nazionale.

    Categorie: Piemonte

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