L’economia della Toscana

13.11.2025

La Banca d’Italia pubblica l’aggiornamento congiunturale

Tipo di prodotto: rapporto
Periodo di riferimento: anno 2024
Anno di edizione: 2025
Disponibile su:  www.bancaditalia.it/

Nel Rapporto L’economia della Toscana, curato dalla Banca d’Italia, dopo un quadro di insieme vengono affrontati in tre diversi capitoli i seguenti aspetti: le imprese, il mercato del lavoro e le famiglie, il mercato del credito. Al termine del rapporto un’appendice statistica.

Nella prima parte del 2025 l’attività economica in Toscana si conferma debole, in un contesto di generale incertezza già caratterizzato da tensioni geopolitiche, ulteriormente acuite dall’instabilità legata alle nuove politiche commerciali degli Stati Uniti. Nel primo semestre le esportazioni a prezzi correnti crescono tendenzialmente dell’11,8%, una dinamica superiore rispetto a quella del Centro e del complesso del Paese (+10,7% e +2,1%, rispettivamente); a prezzi costanti aumentano del 9,9%, circa 1,5 punti percentuali in meno rispetto al 2024. La dinamica sostenuta delle vendite all’estero è riconducibile al forte incremento dell’export di prodotti farmaceutici e a quello dei metalli preziosi, al quale ha contribuito anche un marcato aumento dei prezzi. Nel complesso del semestre, invece, diminuiscono le esportazioni delle produzioni degli altri principali settori di specializzazione regionali.

Secondo i dati della Rilevazione sulle forze di lavoro (Rfl) dell’Istat, nel primo semestre del 2025 gli occupati in Toscana crescono dello 0,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, una crescita inferiore a quella registrata nel complesso del Paese (+1,4%).

Nei primi sei mesi dell’anno il tasso di occupazione e quello di attività si sono attestati rispettivamente al 70,8 e al 74,2 per cento (62,6 e 67,2 in Italia). Rispetto al primo semestre del 2024, il tasso di disoccupazione rimane stabile al 4,5%, un valore molto contenuto nel confronto storico e inferiore a quello medio nazionale (6,7%). Nei primi sei mesi dell’anno le ore autorizzate di Cassa integrazione guadagni (Cig) e quelle utilizzate dei fondi di solidarietà (Fds) aumentano complessivamente di quasi il 37% rispetto al primo semestre del 2024. La crescita, pari a circa 6,6 milioni di ore autorizzate, è dovuta soprattutto all’incremento registrato in quei settori che già dalla metà del 2023 avevano mostrato aumenti rilevanti: in particolare, circa 3,7 milioni di ore aggiuntive riguardano il settore di pelli, cuoio e calzature e 660 mila quello dell’abbigliamento, entrambi penalizzati dal proseguimento della crisi del comparto della moda.

I prestiti bancari al settore privato non finanziario in Toscana aumentano nel primo semestre dell’anno, registrando a fine giugno una crescita sui dodici mesi dello 0,7%. L’andamento è riconducibile sia all’accelerazione del credito alle famiglie, sia al minor calo del credito alle imprese.
I finanziamenti, infine, aumentano in tutte le province, ad eccezione di Siena, Grosseto e soprattutto Prato, dove si registra un calo del 3,4%, collegato a una forte contrazione dei prestiti alle imprese mentre nei mesi estivi i finanziamenti al settore privato non finanziario hanno continuato ad aumentare (+0,9% in agosto).

Categorie: Toscana | Istat - Istituto nazionale di statistica

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