Rapporto Asvis 2025
L’Asvis diffonde il rapporto annuale sul raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile in Italia e nel mondo
Tipo di prodotto: rapporto annuale
Periodo di riferimento: 2010-2024
Anno di edizione: 2025
Consultabile su: https://asvis.it/notizie-sull-alleanza
L'Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS) pubblica l'edizione 2025 del Rapporto Asvis, quest’anno intitolato “Pace, giustizia e diritti: pilastri della sostenibilità. L’Italia e gli obiettivi di sviluppo sostenibile”. La pubblicazione, realizzata con il contributo di esperte ed esperti di numerose organizzazioni aderenti all’ASviS e basato in larga parte su dati della statistica ufficiale, offre un’analisi aggiornata dell’attuazione degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell’Onu (Sdgs) nel mondo, in Europa e in Italia, delineando anche linee di sviluppo per il futuro.
Riguardo al quadro internazionale, nel rapporto si legge che il mondo è sulla buona strada per conseguire i Goal entro il 2030 solo nel 18% dei casi; per oltre la metà sta compiendo progressi lenti o marginali mentre nel 18% dei casi mostra una tendenza opposta a quella necessaria per attuare l’Agenda 2030. L’Unione Europea è caratterizzata da forti disomogeneità e presenta miglioramenti significativi rispetto al 2010 solo per cinque obiettivi (energie rinnovabili, lavoro, imprese e innovazione, città sostenibili, lotta al cambiamento climatico) e regressi su disuguaglianze, ecosistemi e cooperazione internazionale. Dei 19 target specifici analizzati a livello UE, 11 sono raggiungibili e sei non potranno essere conseguiti.
Un’ampia parte del rapporto approfondisce la situazione italiana, che mostra criticità e arretramenti in molti indici per l’ultimo dato disponibile (in genere il 2024) rispetto all’anno precedente. Nel confronto col 2010, l’Italia peggiora per sei obiettivi (sconfiggere la povertà, acqua pulita e servizi igienicosanitari, ridurre le disuguaglianze, vita sulla Terra, pace, giustizia e istituzioni solide, partnership) ed è stazionaria per altri quattro (sconfiggere la fame, salute e benessere, imprese, innovazione e infrastrutture, città e comunità sostenibili). Miglioramenti limitati si rilevano in sei casi (istruzione di qualità, parità di genere, energia pulita e accessibile, lavoro dignitoso e crescita economica, lotta contro il cambiamento climatico, vita sott’acqua). Un forte aumento si rileva solo per l’economia circolare. Dei 38 Target specifici analizzati, solo undici (il 29% del totale) sono raggiungibili entro il 2030, mentre ventidue (58%) non verranno raggiunti.
Per operare un cambio di rotta, l’Alleanza propone di attivare cinque leve trasformative, relative a governance, capitale umano, finanza, cultura e partnership, e intervenire in particolare su sei aree strategiche, corrispondenti a salute, istruzione e competenze, un’economia sostenibile e inclusiva, sistemi alimentari resilienti e un’agricoltura sostenibile, decarbonizzazione e accesso universale all’energia, città sostenibili, rigenerazione urbana e adattamento climatico, tutela dei beni comuni ambientali.
Categorie: Ambiente ed energia
