Rapporto Invalsi 2025
Online l'ultima edizione della pubblicazione che analizza le competenze degli studenti delle scuole in Italia
Tipo di prodotto: Rapporto
Periodo di riferimento: anno scolastico 2024/2025
Anno di edizione: 2025
Disponibile su:
https://invalsi-areaprove.cineca.it/index.php?get=static&pag=rapporti_invalsi
Il Rapporto Invalsi 2025, a cura dell’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione (Invalsi), presenta un’approfondita analisi delle competenze in italiano, matematica e inglese degli studenti delle scuole primarie e secondarie, con un grado di dettaglio che arriva fino al livello regionale. Questa edizione del rapporto prosegue l’analisi del lento e complesso percorso di recupero intrapreso dalla scuola italiana dopo lo shock dovuto alla pandemia.
In particolare, il rapporto contiene una ricostruzione articolata delle caratteristiche e della distribuzione territoriale sia del fenomeno della dispersione implicita, intesa come mancato raggiungimento dei livelli minimi attesi in tutte le materie che formano oggetto di rilevazione, sia delle eccellenze, rappresentate dagli studenti che conseguono i livelli più elevati delle competenze. Infine, il rapporto fornisce una ricostruzione degli esiti scolastici e formativi per l’intera coorte di studenti che hanno concluso il primo ciclo di istruzione nel 2020, inclusa una stima di quanti hanno abbandonato prematuramente gli studi (Early Leavers from Education and Training o ELET) negli anni successivi.
In sintesi, la percentuale di studenti di terza media che in base ai risultati delle prove Invalsi non raggiunge il livello sufficiente di competenze in italiano si attesta al 41,3%, all’incirca un punto e mezzo in più rispetto all’anno precedente e ben 7 punti in più rispetto al livello raggiunto prima della pandemia. Si conferma, inoltre, il quadro di forti disparità territoriali, con una differenza di circa 14 punti fra il risultato del Nord Est (36%) e quello del Sud e Isole (50%).
Il peggioramento rispetto alla situazione pre-Covid è altrettanto marcato in matematica, dove la percentuale di studenti di terza media con competenza al di sotto della soglia minima considerata resta stabile attorno al 44%, contro il 40% del periodo precedente alla pandemia; anche in questo caso si manifestano rilevanti squilibri geografici, con il Sud e le Isole che evidenziano un divario addirittura di circa 20-22 punti rispetto al Nord. Questa situazione preoccupante è parzialmente mitigata da un lieve miglioramento dei risultati in inglese, con una percentuale di studenti che non raggiungono il livello atteso (A2) del 17% per la lettura (reading) e del 30% per l’ascolto (listening).
A differenza di quanto registrato lo scorso anno, la tendenza al peggioramento delle competenze interessa anche gli studenti in uscita dalle scuole superiori, con il 48% degli studenti che non raggiunge il livello richiesto in italiano (era il 44% l’anno precedente) e il 51% in matematica (contro il 48% del 2024). Torna pertanto ad ampliarsi la forbice rispetto ai livelli precedenti alla pandemia, in controtendenza rispetto ai miglioramenti emersi nel 2024.
Un analogo, seppur più lieve, peggioramento congiunturale si verifica anche sul versante delle competenze in lingua inglese, sia di lettura che di ascolto; nel caso dell’inglese, tuttavia, la tendenza di medio periodo rimane ampiamente positiva, anche rispetto al periodo anteriore alla pandemia.
L’analisi dei dati conferma, a tutti i gradi di istruzione, la correlazione fra livelli di competenze e condizione socio-economica degli studenti. Inoltre, per quanto riguarda le scuole secondarie di secondo grado, permangono le forti disparità fra licei, istituti tecnici e istituti professionali.
Categorie: Istruzione e formazione | Invalsi - Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione