Rapporto sull’economia di Grosseto e Livorno

04.08.2025

Il Centro studi e ricerche pubblica il numero relativo al 2024

Tipo di prodotto: rapporto
Periodo di riferimento: anno 2024
Anno di edizione: 2025
Disponibile su: https://www.lg.camcom.it/

Il Centro studi e servizi della Camera di commercio Maremma e Tirreno pubblica, in occasione della ventitreesima Giornata dell’Economia, il rapporto sull’economia delle province di Grosseto e Livorno nel 2024.
Il rapporto si articola in undici capitoli che spaziano dalla demografia d’impresa alla contabilità territoriale. 

Le province, oggetto di analisi, a livello di sedi di impresa evidenziano perdite sicuramente inferiori alla media regionale (-1,2%), con Livorno (32.006 sedi, -0,1%) che fa solo lievemente meglio di Grosseto (28.768, -0,3%). La dotazione imprenditoriale conta allora 60.774 sedi registrate, con una flessione assoluta di 140 unità e relativa del -0,2%.
Le sedi d’impresa attive sono 53.530 (quasi 28 mila a Livorno e meno di 26 mila a Grosseto) e rappresentano l’88% delle registrate. Proseguendo nella composizione per status, troviamo le inattive (4.727 unità, 7,8% del totale), le imprese in scioglimento o liquidazione (1.676, 2,8%), quelle soggette a procedure concorsuali (789, 1,3%) e, infine, le sospese (52, 0,1%).
La distribuzione delle imprese registrate negli otto Sel (Sistemi economici locali), che compongono le due province, vede un’ovvia maggiore densità nelle aree dei due capoluoghi, laddove si concentra anche la popolazione residente: l’Area livornese ne ospita quasi un quarto del totale e l’Area grossetana poco più di un quinto. Con un peso del 13,2% sul totale, il terzo Sel per numerosità è l’Albegna-Fiora, territorio che, assieme alla Val di Cecina (12,4%), supera la soglia dei dieci punti percentuali. Arcipelago toscano (6,7%) e Amiata grossetano (4,0%) sono i Sel storicamente meno dotati. Nel corso dell’anno si sono iscritte al Registro camerale 3.046 nuove imprese (Grosseto 1.344, Livorno 1.702) e, al contempo, ne sono state cancellate 3.212 (Grosseto 1.447, Livorno 1.765); il saldo è dunque negativo per 166 unità, valore decisamente migliore del -579 del 2023. 

Il settore turistico locale registra oltre 7.200 sedi d’impresa a fine 2024, esattamente 4.240 ubicate in provincia di Livorno e 2.974 in quella di Grosseto. Il valore complessivo cresce in ragione d’anno dello 0,7% (Grosseto +0,3%, Livorno +0,9%), con un andamento migliore rispetto a quanto avvenuto a livello regionale (+0,2%) e nazionale (-0,1%). 

Nel corso del 2024 si assiste all’arrivo di oltre 1,7 milioni di persone in provincia di Livorno, flusso che ha generato quasi 9,2 milioni di pernottamenti. Numeri che, sul piano tendenziale, mantengono l’andamento del biennio precedente: crescono gli arrivi (+2,4%), calano le presenze (-0,7%) e il combinato di tali andamenti determina un accorciamento della permanenza media, che scende a 5,3 notti, contro le 5,5 dell’anno precedente.
Il calo delle presenze è da ricondurre alla sola componente di origine nazionale (arrivi +0,6%, presenze -2,1%) visto che quella straniera cresce senza soluzione di continuità, con lo stesso passo rilevato per l’anno precedente (arrivi +5,4%, presenze +1,4%). Resta peraltro invariata la differenza tra la permanenza media dei turisti italiani, calcolata in 5 notti (erano 5,2 nel 2023) e quella degli stranieri, che scende fino a 5,8 notti dalle 6 dell’anno precedente. 

La Maremma nel 2024 ospita quasi 1,3 milioni di visitatori, che vi hanno soggiornato per 5,7 milioni di notti. Come accaduto per Livorno, il primo valore risulta in crescita (+1,3%) mentre il secondo in calo (-1,7%), flussi che comportano una lieve riduzione della permanenza media, che si attesta sulle 4,5 notti, contro le 4,6 del 2023.
Grosseto condivide con Livorno la dicotomia fra gli andamenti dei turisti per nazionalità, che qui appare ancora più marcata: aumentano notevolmente gli stranieri (arrivi +11%, presenze +8%) mentre diminuisce la componente italiana (arrivi -2,1%, presenze -5,8%). Entrambe le tipologie hanno trascorso in Maremma vacanze un po’ più brevi rispetto all’anno precedente: 0,1 notti in meno sia per gli italiani (4,3), sia per gli stranieri (4,5).

Categorie: Imprese: struttura e competitività | Toscana | Camera di commercio della Maremma e del Tirreno

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