Rapporto di monitoraggio Isee

29.04.2025

Il Minstero del lavoro diffonde l'ultima edizione con dati riferiti al 2023

Tipo di prodotto: Rapporto
Periodo di riferimento: 2023
Anno di edizione: 2025
Disponibile su: https://www.lavoro.gov.it/

Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali diffonde il Rapporto di monitoraggio Isee relativo al 2023. Il rapporto, previsto dal Regolamento dello stesso Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) e inserito nel Psn, è basato sulle elaborazioni effettuate su un campione rappresentativo di dati fornito dall’Inps pari a circa il 4% della popolazione con Isee complessiva.

L’Isee è lo strumento sempre più diffuso per attestare la situazione economica del nucleo familiare ai fini dell’accesso a prestazioni e servizi sociali e assistenziali. Nel 2023, il numero di Dsu (Dichiarazioni sostitutive uniche) presentate si conferma al livello record dell’anno precedente (11,3 milioni) mentre i nuclei familiari distinti, cioè quelli con almeno una Dsu nel corso dell’anno, sono in lieve crescita, attestandosi a 9,6 milioni, 300 mila in più rispetto al 2022. Analogamente, cresce il numero di persone con dichiarazione Isee, circa 27 milioni, il 45,7% della popolazione residente. In termini di rapporto rispetto alla popolazione residente, le incidenze più elevate si registrano nelle province del Mezzogiorno: il 70% a Crotone, oltre il 65% a Palermo, Napoli e Caserta.

L’analisi della distribuzione dell’Isee evidenzia un consistente calo degli Isee nulli (da 5,9% a 4,3%) e di quelli molto bassi, fino a 3.000 euro (da 11,1% a 8,3%); la media del valore Isee passa da 13.263 del 2022 a 14.102 euro del 2023. Sebbene tali tendenze siano generalizzate, si osservano ancora forti differenze territoriali, dato il divario nelle condizioni economiche tra le diverse aree del paese, e il quadro nazionale rappresenta la sintesi di una situazione di estrema variabilità: l’Isee medio al Nord supera i 16 mila euro, al Centro i 15 mila mentre nel Mezzogiorno non raggiunge i 12 mila.

Quanto alle due componenti, redditi e patrimoni, per la determinazione del valore Isee, il peso della componente patrimoniale sul valore complessivo è pari, nel 2023, al 20,1%, in riduzione di un punto percentuale rispetto al 2022 in tutte le aree territoriali.

Le famiglie con minori rappresentano poco meno della metà delle famiglie con Isee, mentre il numero di famiglie con persone disabili continua a crescere anche nel 2023 (+14%).

Il canale preferenziale di presentazione della Dsu è ancora quello dei Caf, attraverso cui sono state acquisite oltre l’88% delle domande; prosegue, tuttavia, la crescita del numero di Dsu presentate online, che nel 2023 sono oltre 1,4 milioni. Nonostante i numeri crescenti di Dsu complessivamente presentate e il fenomeno della forte concentrazione di richieste nei primi due mesi dell’anno, il sistema riesce ad assicurare risposte celeri al cittadino: il tempo di rilascio dell’attestazione, è, infatti, pari in media a quattro giorni, notevolmente inferiore alla soglia delle due settimane prevista dalla norma.

Categorie: Condizioni economiche delle famiglie | Ministero del lavoro e delle politiche sociali

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