Annuario dei dati ambientali in Toscana

02.04.2025

L’Arpat pubblica i dati relativi al 2023

Tipo di prodotto: rapporto annuale
Periodo di riferimento: anno 2023
Anno di edizione: 2024
Disponibile su: www.arpat.toscana.it/

La tredicesima edizione dell'Annuario dei dati ambientali, a cura dell’Agenzia di protezione ambientale (Arpat) della Regione Toscana è strutturato come una raccolta di indicatori articolati nelle segunti aree tematiche: aria, acqua, mare, suolo, agenti fisici e sistemi produttivi.

In merito alla qualità dell’aria, negli ultimi anni è stato possibile verificare un miglioramento dei relativi indicatori, e questo dimostra che i vari provvedimenti assunti producono effetti benefici sul medio-lungo periodo. Permangono, seppure in miglioramento, situazioni di non completo rispetto dei limiti normativi attuali.
Il monitoraggio della qualità dell’aria è garantito dalle 37 centraline che compongono la rete regionale di rilevamento. Per quanto riguarda il biossido di Azoto (NO2) il 90% delle 10 stazioni della rete urbana di traffico rispetta il limite di legge (il limite di normativa è di 40 µg/m3 come media annuale) mentre sale al 100% il rispetto del limite di legge per le 25 stazioni urbane di fondo. Incoraggiante è il rilevamento delle medie annuali (il limite di normativa di 40 µg/m3 come media annuale) delle polveri sottili (PM10), che sono rispettate dal 100% delle stazioni considerate. La media giornaliera (il limite di normativa di 35 superamenti annuali della media giornaliera di 50 µg/m3) non è rispettata dal 3% delle stazioni urbane di fondo. Nel 2022 la presenza di ozono (O3) come soglia obiettivo per la salute umana (120 µg/m3 da non superare per più di 25 giorni per anno come media su 3 anni) è stata rilevata sul 40% delle stazioni dedicate.

Quanto ai fiumi, nel 2023 il 22% dei campioni ha uno stato ecologico buono e il 43% sufficiente mentre lo stato chimico è buono per il 62%.

Merita anche qualche commento la situazione tendenziale relativa alle attività produttive che, confermando il trend sostanzialmente positivo degli ultimi anni, sempre a titolo esemplificativo, vede un calo (rispetto al 2022) di oltre il 10% di irregolarità rilevate nel controllo dei depuratori, con potenzialità superiore ai 2.000 abitanti equivalenti. Su 175 impianti di depurazione controllati, infine, sono state riscontrate irregolarità nel 22% dei casi.

Categorie: Ambiente ed energia | Toscana

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