Osservatorio sul sistema dell'informazione

27.03.2025

Online la nuova pubblicazione dell'Agcom che offre un quadro del sistema dell'informazione in Italia

Tipo di prodotto: Osservatorio annuale
Periodo di riferimento: anni 2019-2024
Anno di edizione: 2025
Disponibile su: www.agcom.it/  

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) diffonde la prima edizione dell’Osservatorio sul sistema dell’informazione, una pubblicazione che analizza, con cadenza annuale, le dinamiche dell’offerta e del consumo di informazione in Italia. L’Osservatorio ha l’obiettivo di monitorare e comprendere, tenendo conto della dimensione temporale, le componenti del sistema informativo italiano, in un contesto di profonde trasformazioni delle modalità di produzione e fruizione delle notizie. 

L’edizione 2025 del rapporto esplora principalmente tre temi: il consumo di informazione sui diversi mezzi di comunicazione (televisione, radio, quotidiani e internet), la fiducia dei cittadini nei mezzi di comunicazione a scopo informativo, l’offerta informativa della televisione generalista (telegiornali e programmi “extra tg”).

Nella pubblicazione si legge che, dal 2023, la televisione non è più il primo mezzo di informazione per gli italiani, venendo superata da internet, una tendenza confermata anche nel 2024. Il 52,4% degli italiani, infatti, utilizza la Rete per informarsi mentre il 46,5% usa la televisione. In particolare, social media, motori di ricerca e siti web o app di quotidiani e periodici costituiscono il principale accesso all’informazione on line. 

Poco più del 17% degli italiani dichiara di leggere i quotidiani in formato cartaceo, che continuano il loro trend di riduzione, mentre solo il 6,6% dichiara di avere un abbonamento a pagamento a un quotidiano nella versione digitale e poco più del 14% manifesta la volontà di abbonarsi in futuro. Circa un quarto dei cittadini fruisce delle notizie dalla versione digitale dei mezzi editoriali tradizionali. Solo il 13,3% si informa attraverso la radio, un dato in leggero calo rispetto agli anni passati.

Tra i più giovani è prevalente la propensione a utilizzare un solo mezzo per informarsi, solitamente internet. In rete, la visione di video e l’ascolto di notizie si affianca alla tradizionale lettura di notizie. La crossmedialità, ossia la tendenza a informarsi attraverso una pluralità di fonti, cresce all’aumentare del titolo di studio.

Su tutti i mezzi di comunicazione il complesso dei programmi informativi trova un riscontro positivo da parte della popolazione. L’informazione si colloca al quarto posto tra i generi televisivi di maggior consumo (26,9%) e i telegiornali, in particolare, rappresentano ancora un traino per l’audience.

Il 50,5% di coloro che sono iscritti ad almeno un social network, grazie ai sistemi di notifiche e al “passaparola virtuale” nella propria rete di contatti, dichiara di venire a conoscenza di notizie e informazioni prima sui social che su altri mezzi di comunicazione.

Riguardo al tema della fiducia, nel 2024, il 65,6% della popolazione dichiara di avere un livello di fiducia moderata o alta in almeno un mezzo di informazione. I mezzi tradizionali (televisione, radio e carta stampata) sono le fonti informative in cui i cittadini ripongono maggiore fiducia. Segue il passaparola, nel quale il 35% circa della popolazione ripone alta fiducia. 

La fiducia nei mezzi digitali risulta minore. Infatti, circa il 30% della popolazione nutre una bassa fiducia nelle notizie provenienti dai social media e dalle piattaforme di condivisione di video. Un giovane su cinque non nutre alcuna fiducia nei confronti dei mezzi di comunicazione. I mezzi tradizionali riscuotono livelli di fiducia più elevati di quelli online in tutte le fasce d’età e, riguardo ai mezzi digitali, i più giovani e gli ultrasessantacinquenni (una persona su cinque) affermano di non aver alcuna fiducia nelle fonti informative online.

Infine, riguardo all’offerta informativa della televisione generalista, durante il periodo 2019-2024 i tg hanno prodotto mediamente tra il 30% e il 35% dell’offerta informativa complessiva e i programmi extra tg tra il 65% e il 70%. Politica, esteri e cronaca sono gli argomenti più trattati, rappresentando i due terzi del tempo dedicato all’informazione. Il tempo dedicato agli esteri, infine, è aumentato notevolmente a partire dal 2022.

Categorie: Cultura, comunicazione e tempo libero | Agcom - Autorità per le garanzie nelle comunicazioni

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