L’economia della Toscana

27.11.2024

La Banca d’Italia pubblica l’aggiornamento semestrale del rapporto sull’economia regionale

Tipo di prodotto: rapporto
Periodo di riferimento: anno 2024
Anno di edizione: 2024
Disponibile su:  www.bancaditalia.it

Nella pubblicazione L’economia toscana, curata dalla Banca d’Italia, si legge che nel primo semestre 2024 l’attività economica in Toscana si è ulteriormente indebolita, condizionata dal rallentamento della domanda e dall’incertezza del quadro geopolitico. Le dinamiche si sono mostrate eterogenee tra i principali settori: alla crescita nelle costruzioni si sono contrapposti l’indebolimento dei servizi e la flessione dell’industria.

Nel primo semestre del 2024, secondo i dati della Rilevazione sulle forze di lavoro (RFL) dell’Istat, il numero di persone occupate aumenta tendenzialmente del 2,9% , una crescita pari a quasi il doppio di quella registrata in Italia. Il tasso di occupazione cresce di 1,9 punti percentuali attestandosi al 70,9%, un valore superiore rispetto alla media nazionale (61,9%). Le forze di lavoro aumentano dell’1,6%, portando il tasso di attività al 74,3. Il tasso di disoccupazione scende al 4,5 per cento (7,2 in Italia), un valore molto contenuto nel confronto storico, proseguendo la discesa già in atto. Nei primi nove mesi dell’anno le ore autorizzate di Cassa integrazione guadagni (Cig) e quelle utilizzate dei fondi di solidarietà (FdS) aumentano di quasi il 50 per cento: la crescita si concentra nelle produzioni di pelli, cuoio e calzature (214%), dell’abbigliamento (159%) e del tessile (177%), che hanno continuato a risentire del calo della domanda nel comparto della moda.

Il credito bancario al settore privato non finanziario prosegue il processo di riduzione iniziato nel 2023, registrando in giugno un calo dell’1,9 per cento sui dodici mesi. L’andamento è riconducibile alla perdurante flessione dei finanziamenti alle imprese; il credito alle famiglie, che si era ridotto nel 2023, invece registra una stabilizzazione. I prestiti soo diminuiscono in tutte le province, ad eccezione di quella di Lucca, dove si è registrato un aumento del 3,8%. I depositi bancari di famiglie e imprese toscane, che si erano ridotti nel 2023, mostrano una ripresa nella prima parte dell’anno (+1,3% sui dodici mesi). L’andamento è interamente ascrivibile ai depositi delle imprese, cresciuti sia nella componente a vista sia soprattutto in quella vincolata; quelli delle famiglie hanno invece continuato a flettere (-1,4%), per effetto del calo ancora cospicuo dei conti correnti.

Categorie: Lavoro | Toscana | Firenze

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