Rapporto Invalsi 2024

23.07.2024

Online l'ultima edizione

Tipo di prodotto: Rapporto
Periodo di riferimento: 2024
Anno di edizione: 2024
Disponibile su:https://invalsi-areaprove.cineca.it/index.php?get=static&pag=rapporti_invalsi

Il Rapporto Invalsi 2024, a cura dell’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione (Invalsi), presenta un’approfondita analisi delle competenze in italiano, matematica e inglese degli studenti delle scuole primarie e secondarie, con un grado di dettaglio che arriva fino al livello regionale. Questa edizione del rapporto continua ad analizzare l’impatto della pandemia sul funzionamento della scuola e sugli apprendimenti degli studenti. In particolare, il rapporto offre una ricostruzione articolata delle caratteristiche e della distribuzione territoriale sia del fenomeno della dispersione implicita, intesa come il mancato raggiungimento dei livelli minimi attesi in tutte le materie che formano oggetto di rilevazione, sia delle “eccellenze”, cioè degli studenti che conseguono i livelli più elevati delle competenze. Il rapporto, inoltre, fornisce una ricostruzione degli esiti scolastici e formativi per l’intera coorte di studenti che hanno sostenuto le prove Invalsi dell’ultimo anno delle secondarie di primo grado nel 2019, inclusa una stima di quanti hanno abbandonato prematuramente gli studi, detti Early Leavers from Education and Training (Elet).

La percentuale di studenti di terza media che non raggiunge il livello sufficiente di competenze in italiano si attesta al 39,9%, all’incirca un punto in più rispetto all’anno precedente e ben 6 punti in più rispetto al livello raggiunto prima della pandemia; si conferma il quadro di forti disparità territoriali, con una differenza di circa 16 punti fra il risultato del Nord Est (36%) e quello del Mezzogiorno (50%). Il peggioramento rispetto alla situazione prepandemica è altrettanto marcato in matematica, dove la percentuale di studenti di terza media al di sotto della soglia minima considerata resta stabile intorno al 44%, contro il 40% del periodo precedente alla pandemia; anche in questo caso si osservano rilevanti squilibri geografici, con il Mezzogiorno (61%) che evidenzia un divario addirittura di 25 punti rispetto al Nord Est (36%). Questa situazione è parzialmente mitigata da un lieve miglioramento dei risultati in inglese, con le quote di studenti che non raggiungono il livello atteso (A2) di lettura (reading) e ascolto (listening) pari rispettivamente al 18,1% e al 32,2%.

Il quadro è meno negativo se si guarda ai risultati dell’ultimo anno delle scuole superiori. In questo caso, la quota di studenti che non raggiungono le competenze sufficienti in italiano scende dal 49% del 2023 al 44% del 2024, registrando un netto miglioramento rispetto alla tendenza che era andata consolidandosi nelle rilevazioni post-Covid. Un analogo miglioramento, seppur di portata meno pronunciata, si verifica per le competenze matematiche, dove la quota di studenti sotto soglia scende dal 50% al 48%; questi risultati sono ancora al di sotto dei livelli precedenti alla pandemia ma indicano un’importante tendenza di ripresa. Per quanto riguarda, invece, le competenze relative alla lettura e all’ascolto dell’inglese, si consolida la tendenza decisamente positiva emersa già nelle ultime rilevazioni, con valori ormai nettamente migliori di quelli pre-Covid.

L’analisi dei dati, infine, conferma che, a tutti i gradi di istruzione, esiste una forte correlazione fra livelli di competenza e la condizione socioeconomica degli studenti.

Categorie: Istruzione e formazione | Invalsi - Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione

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