Rapporto 2024 sull’economia fiorentina
La Cciaa pubblica l’edizione con dati relativi al 2023
Tipo di prodotto: rapporto
Periodo di riferimento: anno 2023
Anno di edizione: 2024
Disponibile su: www.fi.camcom.gov.it/
Il Rapporto economia 2024, a cura dell’ufficio di statistica della Cciaa di Firenze, descrive la condizione dell'economia locale alla luce di un ciclo economico sempre più mutevole e incerto. Nella pubblicazione si legge nel 2023, le imprese fiorentine attive mantengono la propria consistenza numerica; in particolare, le localizzazioni attive (insieme di sedi legali e unità locali operative sul territorio) chiudono l’anno a 116.587 (stabili rispetto al 2022); di queste, le sedi legali registrano una moderata flessione (-0,5%), attestandosi a 88.817 (89.259 nel 2022).
Rispetto agli anni precedenti la dinamica in entrata e in uscita (tanto per le imprese, quanto per l’universo artigiano) evidenzia un restringimento della forbice, che si mantiene positiva per le imprese (+261, per un tasso di sviluppo dello 0,2%, in calo dallo 0,7% del 2022) mentre è moderatamente negativa (-70) per le imprese artigiane.
Le imprese straniere attive superano la soglia delle 17 mila unità (17.302 ovvero il 19,5% delle sedi attive), archiviando un 2023 di crescita ed espansione (+3,2%, trainato da un aumento del 7% nei servizi). Le imprese giovanili under 35 attive mostrano un nuovo assestamento verso il basso (-2,7%), un dato che riflette un generalizzato calo di presenza in più settori. Le imprese femminili attive confermano il proprio ruolo, sia pur con alcuni spunti di riflessione legati a una modesta flessione in termini assoluti (-0,7%), che però non si riflette in termini di impatto e peso demografico (invariato al 22,6%).
Il 2023 è stato positivo per il turismo in provincia di Firenze. Arrivi e presenze, infatti, crescono rispettivamente del +19,8% e del +16,4%, variazioni riconducibili alla componente straniera, dove si è fatta sentire la ripresa delle provenienze extraeuropee (+54% rispetto al 2022); viceversa, in calo, il turismo domestico (-4,8% gli arrivi e -5,4% le presenze). Flette ulteriormente la permanenza media, sotto i 2 giorni per gli italiani (1,98) e di 2,58 giorni per gli stranieri (lo stesso valore si attestava a 2,75 nel 2022).
Nei primi mesi del 2024, infine, le tendenze dovrebbero essere orientate a un graduale rafforzamento congiunturale in ambito europeo e nazionale, con un assorbimento dello shock energetico, la decelerazione dell’inflazione e una ripresa dei salari reali.
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