Rapporto famiglia e lavoro

20.02.2024

L’Anpal servizi diffonde la 10° edizione della pubblicazione

Tipo di prodotto: Rapporto annuale
Periodo di riferimento: anno 2022
Anno di edizione: 2024
Disponibile su: www.anpalservizi.it

L’Anpal servizi diffonde la decima edizione del Rapporto famiglia e lavoro, che offre un quadro della partecipazione delle famiglie al mercato del lavoro. La pubblicazione, inclusa nel Psn 2023-2025, riporta dati relativi al 2022 con approfondimenti al livello territoriale. Questa edizione è incentrata sulle differenze di genere, analizzando temi come l’occupazione femminile, il rapporto tra presenza di figli e partecipazione al mercato del lavoro, la difficoltà di conciliazione famiglia lavoro e l’inattività femminile.

Nel 2022, tra le famiglie con almeno un 15-64enne residenti in Italia, sono presenti 2,5 milioni di nuclei (poco più di 5 milioni di individui) in cui nessun componente percepisce redditi da lavoro o da pensione. L’incidenza di questi nuclei varia da un minimo del 6,1% per le coppie con figli, a un massimo del 23,9% nei nuclei monogenitoriali. I nuclei privi di percettori di reddito da lavoro e da pensione sono più diffusi nel Mezzogiorno (23,3% del totale) rispetto al Centro (10,7%) e al Nord (7,5%).

Uno dei principali ostacoli alla crescita del numero di percettori di reddito da lavoro all’interno dei nuclei familiari è rappresentato dalla storica minore presenza nel mercato del lavoro di alcune categorie, principalmente donne e giovani. Negli ultimi decenni si è ridotto il divario occupazionale di genere. Tra il 2004 e il 2022, infatti, la differenza tra il tasso di occupazione maschile e quello femminile passa da 24,1 punti percentuali a 18,1 punti percentuali. Ciononostante, la quota di donne occupate in Italia (poco più del 51%) è molto inferiore alla media comunitaria (64,9%), collocando il nostro Paese all’ultimo posto tra quelli dell’Ue.

Il confronto tra madri e donne senza figli dimostra che la partecipazione delle donne al mercato del lavoro è influenzata dai carichi familiari. Nel 2022, infatti, tra le 25-49enni il tasso di occupazione è pari al 77,4% per le donne senza figli e al 58,7% per le madri.

La differenza tra madri e padri nei tassi di occupazione muta significativamente a livello territoriale. Più in dettaglio, nella media delle regioni del Nord il tasso di occupazione dei padri con più di due figli è pari al 93,2%, cioè 37,2 punti percentuali in più rispetto a quello delle madri nella stessa condizione familiare (56%). Nel Mezzogiorno questa differenza sale a 44,4 punti percentuali, con il tasso occupazione dei padri pari al 73,9 % e quello delle madri fermo al 29,5%. 

Categorie: Lavoro | Sviluppo Lavoro Italia S.p.A.

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