L’economia dell’Emilia-Romagna

Unioncamere e Regione pubblicano i dati relativi al 2023

Tipo di prodotto: Rapporto annuale
Periodo di riferimento: 2023
Anno di edizione: 2023
Disponibile su: https://www.ucer.camcom.it/studi-e-statistica

Unioncamere Emilia-Romagna e Regione Emilia-Romagna pubblicano il Rapporto sull’economia regionale del 2023 che intende fornire un quadro economico dettagliato della congiuntura dell'anno e le previsioni per il successivo, con approfondimenti tematici e strutturali.

Tra i dati si legge che nel 2023 gli occupati sono 31mila in più nei primi nove mesi dell’anno, il tasso di disoccupazione è fermo al 4,8% e previsto ancora in calo nel 2024. L’Emilia-Romagna è la seconda regione in Italia per esportazioni di beni e servizi dopo la Lombardia ed è prima per export pro-capite con un valore pari al 182 per cento del dato medio nazionale (7.928 euro pro-capite). Seguono il Veneto (12.665 euro), il Friuli-Venezia Giulia (12.581 euro) e la Lombardia (12.262 euro).

L’industria turistica regionale, nonostante l’alluvione nei primi dieci mesi dell’anno, chiude i primi nove mesi del 2023 con 55,5 milioni di presenze, in aumento dell’1,7% rispetto ai 54,5 milioni registrati nel 2022, segnando un completo recupero rispetto ai valori pre-pandemia. Gli arrivi turistici si attestano su oltre 12,2 milioni, con un +6,6% rispetto al 2022 e un +2,7% rispetto al 2019. Il settore terziario vale oltre i due terzi dell’intero Pil regionale.

Il comparto industriale nel 2023 mostra una flessione del valore aggiunto del 2%, dovuta principalmente all’instabilità internazionale. In flessione anche l’agricoltura: l’alluvione e, più in generale, le difficili condizioni climatiche stanno determinando una perdita di valore aggiunto stimata in oltre il 3%, con ripercussioni anche negli anni successivi.

Per quanto attiene alla demografia delle imprese, al 30 settembre 2023 le imprese attive in Emilia-Romagna sono 394.772, in diminuzione di 4.407 unità (-1,1%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Diminuiscono le imprese femminili (-712, -0,8%), crescono quelle giovanili (+201, +0,7%) e quelle straniere (+1.085, +2%).