Rapporto sulla blue economy di Grosseto e Livorno

La Cciaa pubblica il rapporto 2022

Tipo di prodotto: rapporto
Periodo di riferimento: 2020
Anno di edizione: 2022
Disponibile su: www.lg.camcom.it/

È online il Rapporto sull’economia del mare nelle province di Grosseto e Livorno, a cura del Centro studi e servizi – Area studi e ricerche della Cciaa Maremma e Tirreno.

Nel volume si legge che nel 2020 il tessuto imprenditoriale “blu” della Toscana è costituito da 14.265 imprese e che nel 2019 le realtà produttive di questo settore hanno generato un valore aggiunto che sfiora i tre miliardi di euro, impiegando oltre 56 mila addetti.
Nelle province di Grosseto e Livorno hanno sede 6.599 imprese “blu”, di cui 4.199 a Livorno e 2.400 a Grosseto, pari rispettivamente al 2% e all’1,2% del totale nazionale. Nel complesso queste imprese offrono occupazione a 28mila persone, generando circa 1,4 mld/€ di valore aggiunto.

Nel 2020 le 14.265 imprese di questo settore rappresentano circa il 7% di quelle esistenti a livello italiano e, per il 46,3%, risultano insediate nel territorio compreso tra Collesalvetti e Capalbio. Il 29,4% delle imprese “blu” regionali ha sede in provincia di Livorno mentre il contributo della provincia di Grosseto è pari al 16,8%.
Fanno parte di questo settore il 12,8% delle imprese operanti a Livorno e l’8,3% di quelle insediate a Grosseto. L’impatto sul tessuto economico è significativo, considerato che a livello nazionale la percentuale si ferma al 3,4% (3,5% per la Toscana).

Le imprese legate all’economia del mare e guidate da giovani sono 427 (273 a Livorno e 154 a Grosseto) e rappresentano il 44,1% dell’imprenditoria giovanile regionale. Livorno è la provincia toscana con il maggior numero di imprese giovanili aventi un core business legato alla risorsa mare (28,2% del totale regionale) mentre a Grosseto sono pari al 15,9% del totale regionale.

Nelle due province oltre il 66% dell’imprenditoria giovanile opera nella filiera dei servizi di alloggio e ristorazione (Grosseto 66,7%, Livorno 66,9%) mentre una significativa percentuale è presente anche nelle attività sportive, ad esempio i centri velici o le scuole di windsurf e ricreative (Grosseto 17,6%, Livorno 10,3%).