Il consumo di suolo in Italia
L'Ispra pubblica il rapporto relativo al 2021
Tipo di prodotto: rapporto annuale
Periodo di riferimento: 2021
Anno di edizione: 2022
Disponibile su: www.isprambiente.gov.it
Il rapporto Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici è curato dall'Ispra, che si avvale anche del lavoro di monitoraggio del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa). Il volume offre un quadro aggiornato dello stato e delle tendenze evolutive dei processi di trasformazione del territorio nazionale nel 2020. Inoltre, fornisce nuove valutazioni sull’impatto della crescita della copertura artificiale, con particolare attenzione alla mappatura e alla valutazione dei servizi ecosistemici del suolo.
Il monitoraggio di quest’anno conferma la criticità del consumo di suolo nelle zone periurbane e urbane, in cui si rileva un continuo e significativo incremento delle superfici artificiali, con un aumento della densità del costruito a scapito delle aree agricole e naturali. Il consumo di suolo non solo non rallenta, ma nel 2021 supera la soglia dei due metri quadrati al secondo, sfiorando i 70 chilometri quadrati di nuove coperture artificiali in un anno.
I valori percentuali più elevati di suolo consumato, inoltre, sono in Lombardia (12,1%), Veneto (12%) e Campania (10,5%). Gli incrementi maggiori, indicati dal consumo di suolo netto in ettari dell’ultimo anno, si registrano in Lombardia (+883), Veneto (+684 ettari), Emilia-Romagna (+658), Piemonte (+630) e Puglia (+499). Infine, in termini di suolo consumato pro capite, i valori regionali più alti risentono della bassa densità abitativa tipica di alcune regioni. In questa prospettiva, il Molise presenta il valore più alto (592 m2 /ab), pari a quasi 200 m2 in più rispetto al valore nazionale (366 m2 /ab), seguito da Basilicata (582 m2 /ab) e Valle d’Aosta (564 m2 /ab).
Categorie: Ambiente ed energia | Ispra - Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale