Le tendenze dell’occupazione in Trentino

L’Ispat e l’Agenzia del Lavoro presentano i dati relativi al quarto trimestre 2024

L’Ispat e l’Agenzia del lavoro diffondono la Nota trimestrale congiunta sulle tendenze dell’occupazione in Trentino. La nota è frutto della collaborazione sviluppata tra i due enti per produrre informazioni armonizzate e coerenti sulla struttura e sulla dinamica del mercato del lavoro in provincia di Trento.

Nel quarto trimestre 2024 gli occupati (15-89 anni) superano le 251 mila unità, in crescita su base annua del 3,4% (+8.254 unità). L’aumento degli occupati coinvolge più la componente femminile (+5%) che quella maschile (+2,1%). Rispetto allo stesso trimestre 2023 aumenta il lavoro alle dipendenze (+6,1%) mentre è in calo la componente degli indipendenti (-6,6%). In ragione delle dinamiche osservate, il tasso di occupazione (15-64 anni) sale al 71,3% (75,9% gli uomini, 66,7% le donne), in aumento su base tendenziale di 1,4 punti percentuali. Nel confronto territoriale, il tasso di occupazione del Trentino si posiziona su un livello superiore sia a quello della ripartizione Nord-est (70,1%) sia alla media nazionale (62,3%).

Le persone in cerca di occupazione sono 5,7 mila, in flessione su base annua del 46,6% grazie al contributo di entrambe le componenti di genere (-47,9% i maschi, -45,7% le femmine). Il tasso di disoccupazione (15-74 anni), pari al 2,2% (1,7% gli uomini, 2,9% le donne), cala su base annua di 2,1 punti percentuali. Nel confronto territoriale, il tasso di disoccupazione del Trentino si attesta su un livello inferiore rispetto sia a quello del Nord-est (3,6%) sia al valore medio registrato per l’Italia (6,1%).

Le forze di lavoro, vale a dire l’aggregato che costituisce la popolazione attiva rappresentata dalla somma degli occupati e delle persone in cerca di occupazione, superano le 257 mila unità, in aumento su base annua (+1,3%), per effetto più della componente femminile (+2,3%) che di quella maschile (+0,4%). Il tasso di attività (15-64 anni), pari al 73%, rimane su base annua sostanzialmente stabile (-0,1 punti percentuali). La partecipazione delle donne al mercato del lavoro, infine, sale al 68,6% (+1,2 punti percentuali) mentre quella degli uomini si attesta al 77,2% (-1,4 punti percentuali).