Il sistema agro-alimentare della Lombardia

Polis Lombardia pubblica l’edizione 2021 del Rapporto

Tipo di prodotto: rapporto
Periodo di riferimento: 2020-2021
Anno di edizione: 2022
Consultabile su: www.regione.lombardia.it

Nell’annata agraria 2020-2021 il valore della produzione di beni e servizi presenta un incremento stimabile tra +10,9% e +11,1%, tali valori derivano dalla sostanziale stabilità delle quantità prodotte (+1,1% per i beni e +1,2% per i servizi) e dal forte incremento dei prezzi (tra +9,6% e +9,9%).

La stima di crescita dei consumi intermedi (tra +12,3% e +12,5%) è dovuta, in minima parte, all’incremento delle quantità prodotte (+0,7%) e, prevalentemente, all’incremento dei prezzi di acquisto (+11,6%, +11,7%). Si stima un aumento del valore aggiunto lordo valutabile a prezzi correnti tra +9,2% e +9,8% rispetto al 2020.

In Lombardia, la superficie agricola utilizzata nel corso del 2021 è pari a 931.200 ettari, in lieve calo rispetto all’anno precedente (-0,1%). Le superfici coltivate a cereali crescono dello 0,8% (2.655 ettari), ma l’aumento riguarda solo il frumento (+6.250 ettari) mentre il riso rimane stabile e il mais da granella perde quasi 2.500 ettari (-1,8%).

Con una superficie e una popolazione pari rispettivamente allo 0,6% e al 2,2% di quelle dell’Ue 27, il Pil del settore agricolo regionale è pari al 2,9% di quello dell’intera Unione europea, vicino in valore assoluto a quello di stati come Austria, Belgio e Danimarca e notevolmente superiore a quello di molti altri paesi membri. Il Pil pro-capite è superiore del 27% a quello medio dell’Ue, grazie all’apporto dell’industria e dei servizi, della produzione agricola e del comparto della trasformazione agroalimentare.

È quanto si legge nel rapporto realizzato da PoliS-Lombardia, in collaborazione con l'Alta scuola di management ed economia Agro-alimentare (Smea) dell'Università cattolica del Sacro Cuore e con il Dipartimento di scienze e politiche ambientali (Esp) dell'Università degli studi di Milano.