Mobilità transfrontaliera del Friuli-Venezia Giulia

Un utilizzo dei big data per quantificare i movimenti e le presenze sul territorio

Il Friuli-Venezia Giulia è una regione di frontiera e, grazie anche alla sua peculiare posizione geopolitica e alla rete di infrastrutture presenti, è un punto di passaggio per importanti flussi di persone e merci.

La Regione presenta un nuovo report statistico nel quale viene quantificata la presenza di cittadini stranieri all’interno del perimetro regionale dal settembre 2019 in poi. L’analisi utilizza dati relativi al traffico di telefonia mobile che, nonostante alcune limitazioni metodologiche (ad es. relativamente a copertura e rappresentatività), hanno il vantaggio della tempestività e della risoluzione nel tempo e nello spazio, fornendo quindi un utile strumento di stima delle presenze sul territorio.

I flussi risentono di una notevole stagionalità, con oltre 90.000 presenze giornaliere registrate a inizio settembre, e di picchi specifici in occasione di eventi quali i due fine settimana della Barcolana (60.000 presenze straniere in media giornaliera, concentrate nella Venezia Giulia), del Black Friday (47.000 presenze) e del Capodanno (55.000). Il dato si stabilizza nei primi mesi dell’anno attorno alle 40.000 unità al giorno.

Le nazionalità più rappresentate sono quelle austriaca e tedesca, pari a quasi il 60% del totale e concentrate soprattutto nel periodo estivo e nei weekend, seguite dalla slovena (meno soggetta a stagionalità) in entrata attraverso i valichi di Tarvisio, Gorizia e Trieste e dalla croata.

Le progressive limitazioni al movimento e alle attività economiche introdotte dal mese di marzo hanno avuto un impatto immediatamente riscontrabile nei dati: 20.000 presenza quotidiane tra marzo e maggio. Il calo ha riguardato in particolare i cittadini austriaci, passati da una media di 5.000 unità a novembre a circa 500.

L’analisi di arrivi e partenze in una settimana tipo evidenzia e quantifica il flusso dei lavoratori transfrontalieri, indirizzati principalmente a Trieste (oltre 3.000 unità al giorno nei giorni feriali).