La nati-mortalità delle imprese abruzzesi

25.02.2016

Online il secondo bollettino 2016 del Cresa

Nel corso del 2015 in Abruzzo sono nate 8.689 imprese e cessate 8.556, con un saldo positivo pari a 133 unità. Si contraddistinguono in negativo le province dell’Aquila (-150) e di Chieti (-106) mentre Pescara registra un saldo positivo di oltre 400 imprese. Lo stock di quelle registrate al 31 dicembre 2015 ammonta a 148.205, lo 0,5% in meno rispetto all’anno precedente, con una flessione attribuibile per lo più al calo delle costruzioni (-2,8%), dell’agricoltura (-1,7%) e delle attività manifatturiere (-1,6%), compensata dalla crescita di tutti i comparti attivi nei servizi. Relativamente alle imprese artigiane, nel 2015 le cancellazioni (2.942, al netto delle cessazioni d’ufficio) sono state molto più numerose delle iscrizioni (1.827), per cui il saldo è risultato negativo per oltre mille unità.

Sono questi alcuni dei dati pubblicati dal Cresa (Centro regionale di studi e ricerche economico sociali istituito dalle Camere di commercio d’Abruzzo) nell’ultimo numero di Cresa Informa.

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