Protocollo d’intesa tra Istat, Anci, Upi e Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano

19.06.2020

L’accordo inaugura una nuova fase della collaborazione tra gli enti territoriali del Sistan, per rafforzare la qualità della statistica ufficiale

Sviluppare la qualità dell’informazione statistica ufficiale secondo principi di sussidiarietà e di rafforzamento delle potenzialità esistenti, per rispondere alle esigenze informative dei territori attraverso un’azione che, per la prima volta, coordina a livello nazionale gli interventi degli uffici di statistica di regioni, province e comuni. È questo l’obiettivo del protocollo d’intesa siglato nei giorni scorsi da Istat, Anci, Upi e le Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano, che si avvarranno anche della collaborazione di Usci, Cuspi e Cisis.

Questa attenzione al coordinamento sistemico tra i soggetti coinvolti è il tratto distintivo dell’accordo, che intende mettere a fattor comune l’azione dei produttori di dati a tutti i livelli territoriali, favorendo economie di scala, riducendo eventuali incongruenze e ridondanze informative e promuovendo la circolazione delle buone pratiche in campo statistico.

L’intesa scaturisce dalla consapevolezza che la programmazione delle attività e le relazioni fra i soggetti dell’accordo contribuiscono a garantire un’azione amministrativa improntata ai principi di efficacia, efficienza ed economicità. Il protocollo, inoltre, muove dal presupposto che è necessario sviluppare un sistema di produzione dell’informazione statistica coerente per contenuti, metodi e qualità, tale da garantire la completezza dell’informazione nazionale e l’accuratezza e la comparabilità delle informazioni territoriali. L’accordo tiene anche conto del fatto che i processi innovativi di sfruttamento dei registri statistici e di valorizzazione dei Big Data comportano significativi riflessi sull’organizzazione e l’operatività degli uffici di statistica territoriali, aprendo nuove prospettive di collaborazione tra Regioni, Province, Comuni ed altri enti operanti sul territorio.

Tra i fattori di contesto che hanno sollecitato l’intesa rientrano anche le profonde innovazioni intervenute nell’ordinamento degli enti locali, con l’istituzione delle Città metropolitane e la trasformazione delle Province in enti di secondo livello.

In questo scenario, gli uffici territoriali dell’Istat insieme agli uffici di statistica delle Regioni e Province autonome e delle Autonomie locali, possono garantire lo sviluppo di progetti volti a valorizzare il patrimonio informativo della statistica pubblica e le potenzialità del territorio, realizzando, con l’uso di tecnologie avanzate e di rigorose metodologie, prodotti e servizi più rispondenti ai bisogni degli utilizzatori a livello locale.

L’accordo ha durata quinquennale, con possibilità di proroga o rinnovo da concordare tra le parti, e prevede una dettagliata pianificazione delle attività, affidata a tavoli tecnici regionali. I tavoli sono incaricati di predisporre programmi di lavoro secondo uno schema standard, che prevede la specificazione delle fasi di sviluppo, dei soggetti coinvolti, delle risorse necessarie, dei risultati attesi e delle modalità di comunicazione per promuoverli, così da facilitare il monitoraggio del loro stato di avanzamento da parte del Gruppo di lavoro permanente istituito presso la Conferenza unificata

Ogni programma di lavoro, inoltre, deve rientrare in una delle cinque macro aree tematiche previste: 1. Sensibilizzare le amministrazioni e la cittadinanza alla rilevanza e all’utilizzo delle statistiche ufficiali; 2. Rafforzare le capacità degli Uffici di statistica attraverso azioni di formazione, assistenza metodologica, fornitura di servizi IT, proposizione di soluzioni organizzative e gestionali, incentivazione alla costituzione anche in forma associata di uffici di statistica funzionali nel territorio; 3. Creare reti di collaborazione con i soggetti attivi sul territorio, quali le CCIAA, le Prefetture, il mondo dell’Università e della ricerca; 4. Produrre analisi territoriali, valorizzare le rispettive basi informative, comunicarle e diffonderle efficacemente tenendo conto delle specificità, degli interessi e delle sensibilità dei diversi territori; 5. Promuovere la standardizzazione dei metodi e degli strumenti per la raccolta e la diffusione dei dati statistici, anche mediante lo sviluppo di basi di dati e di sistemi informativi armonizzati e interoperabili.

Il protocollo è in sintonia con altre intese siglate tra le parti negli anni precedenti, sviluppandone la portata e confermando lo spirito di collaborazione che regola i rapporti istituzionali tra i soggetti coinvolti. Ad aprile del 2016, Istat, Anci e Upi avevano stipulato un’intesa che, con la collaborazione di Usci e Cuspi, prevedeva la promozione e il rafforzamento della qualità dell’informazione statistica, mediante forme di collaborazione tra Comuni, Province e Città metropolitane nell’ambito del Sistan, anche attraverso la costituzione di uffici in forma associata. A luglio del 2017, inoltre era stato stipulato un accordo in materia statistica tra l’Istat e le Regioni, sancito dalla Conferenza Stato-Regioni. Alla luce di questa lunga e proficua storia di collaborazione il Comstat, nella seduta del 25 marzo 2020, ha dato parere favorevole all’accordo firmato nei giorni scorsi, che ricomprende in un’unica cornice i diversi livelli istituzionali presenti sul territorio.

Questo ampliamento di prospettiva permetterà di adottare una logica più sistemica, assicurando uno scambio di dati più efficace e una valorizzazione più completa della funzione statistica a livello nazionale, regionale e locale.

La redazione

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Categorie: Normativa | Attività istituzionali | Istat - Istituto nazionale di statistica

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