I laureati in Italia

28.06.2021

Almalaurea diffonde il rapporto annuale sul profilo e sulla condizione occupazionale dei laureati

Tipo di prodotto: rapporto annuale
Periodo di riferimento: 2020
Anno di edizione: 2021
Disponibile su: https://www.almalaurea.it/

Il Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea pubblica la 23° edizione del rapporto annuale che riporta i risultati delle indagini sul profilo dei laureati e sulla loro condizione occupazionale.

La prima indagine offre un quadro aggiornato delle principali caratteristiche dei laureati, della riuscita universitaria, delle condizioni di studio all’università e della soddisfazione per il percorso di studi appena concluso; i dati derivano dall'integrazione della documentazione di tipo amministrativo fornita dagli atenei con le informazioni tratte da questionari somministrati agli studenti subito dopo la laurea. La seconda indagine offre invece i dati sull'inserimento lavorativo dei laureati, fino ai primi cinque anni successivi al conseguimento del titolo, e riguarda 655mila laureati  di 76 atenei.

Per i laureati, nel 2020, cala ancora l’età alla laurea, in media pari a 25,8 anni. L'età era 26,9 anni nel 2010 e ha continuato a decrescere fino al 2018, per poi rimanere pressoché costante. Anche la capacità di concludere il corso di laurea nei tempi previsti risulta negli anni recenti in costante miglioramento, con una percentuale nel 2020 del 58,4% (era il 39% nel 2010), seppure anche per effetto della proroga della chiusura dell’anno accademico legata all’emergenza sanitaria.

Tra i laureati, sono in maggioranza coloro che provengono da ambienti familiari favoriti sul piano socio-culturale. Il 30,7%, infatti, ha almeno un genitore con un titolo di studio universitario (nel 2010 era il 26,5%). Il contesto familiare influisce anche sulle scelte professionali dei giovani. In particolare, tra chi ha almeno un genitore laureato, il 20,1% completa gli studi nella stessa area disciplinare di uno dei genitori (il 35,5%  nel caso dei percorsi a ciclo unico, che portano più spesso alla libera professione).

Quest'anno il rapporto include un focus sulla didattica a distanza, dal quale emerge che questa è stata complessivamente apprezzata dai laureandi, anche se ben il 78,4% preferisce la didattica in presenza, soprattutto per l'importanza dei rapporti con docenti e compagni di studio.

Riguardo all'occupazione dei laureati, emerge un quadro composito che evidenzia, per il 2020, criticità nelle opportunità di occupazione, soprattutto per i neo-laureati, mentre tra i laureati a cinque anni dal titolo gli effetti della pandemia sembrano del tutto marginali. Nel 2020 il tasso di occupazione a un anno dal conseguimento del titolo è pari al 69,2% tra i laureati di primo livello e al 68,1% tra i laureati di secondo livello del 2019. A cinque anni dal conseguimento del titolo, invece, i tassi sono rispettivamente pari all’88,1% e all’87,7%. Rispetto alla precedente rilevazione, il tasso di occupazione a un anno dal titolo è diminuito di 4,9 punti percentuali per i laureati di primo livello e di 3,6 punti per quelli di secondo livello. A cinque anni, invece, i tassi sono, rispettivamente, in diminuzione di 0,6 punti percentuali e in aumento di 0,9 punti.

Infine, si confermano ancora significative le differenze di genere e territoriali: a parità di condizioni, si ha una migliore collocazione degli uomini (17,8% di probabilità in più di essere occupati a un anno dalla laurea rispetto alle donne) e di quanti risiedono al Nord (30,8% di probabilità in più di essere occupati a un anno dal titolo rispetto a quanti risiedono al Sud).

https://www.almalaurea.it/universita/occupazione/occupazione19

Categorie: Istruzione e formazione | Consorzio interuniversitario AlmaLaurea

Ricerca

Ricerca Testuale
Argomento statistico

Territorio
  • Solo livello nazionale
  • Scegli il territorio
Regione
Provincia

Ente

Data di riferimento