Economie regionali - L’economia della Liguria

11.06.2013

On line il Rapporto annuale 2013 della Banca D’Italia

Tipo di prodotto: Rapporto
Anno di riferimento:  2012
Anno di edizione:  2013
Disponibile su: http://www.bancaditalia.it

 

Nel corso del 2012 la fase recessiva si è acuita, interessando larga parte dei comparti economici; questo è quanto emerge dal Rapporto annuale sull’economia della Liguria presentato dalla sede Ligure di Banca d’Italia presso la Scuola politecnica dell’Università degli Studi di Genova.

I giudizi delle imprese industriali su produzione e ordini hanno raggiunto livelli molto bassi nel confronto storico. A fronte di una domanda interna in diminuzione, gli ordinativi dall’estero hanno concorso al sostegno dei livelli produttivi, specie per le aziende maggiori, determinando una lieve crescita dell’export.

Per le piccole imprese al calo della domanda si sono associati problemi di liquidità derivanti dalle crescenti difficoltà di riscossione dei crediti commerciali, oltre alla presenza di tensioni nelle condizioni di finanziamento bancario. Queste ultime, unitamente alle incerte prospettive di domanda, hanno frenato la spesa per investimenti.

Gli investimenti nell’edilizia residenziale hanno continuato a diminuire, anche a seguito della sensibile contrazione del mercato immobiliare, in termini sia di compravendite, sia di quotazioni.

La progressiva diminuzione del reddito disponibile ha condizionato le decisioni di consumo delle famiglie; ne è conseguita una forte contrazione degli acquisti di beni durevoli, che ha penalizzato gli esercizi commerciali. Anche i flussi turistici presso le strutture ricettive sono diminuiti, in particolare nella componente di provenienza nazionale.

Riflettendo la crisi economica, il movimento di merci presso i porti liguri si è ridotto. È però cresciuto il traffico di container.

Il mercato del lavoro ligure, che tra il 2009 e il 2011 aveva accusato meno di altre realtà territoriali le ripercussioni della crisi, nello scorso anno ne è stato investito in misura più marcata, con una riduzione degli occupati superiore a quelle registrate in media in Italia e nell’area nordoccidentale del paese.

Nel corso del 2012 il credito al settore privato non finanziario in Liguria ha iniziato a ridursi. Dal lato dell’offerta di credito, gli intermediari hanno mantenuto un approccio cauto nel determinare le condizioni di accesso delle imprese ai finanziamenti, proseguendo a discriminare la clientela per profilo di rischio.

La raccolta bancaria ha proseguito la sua crescita. Nella componente riferita alle famiglie consumatrici sono aumentati in particolare i depositi vincolati, sospinti anche dalle politiche commerciali attuate dagli intermediari, e in minore misura le obbligazionibancarie.

Categorie: Imprese: struttura e competitività | Liguria

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