L'economia nella provincia di Terni

L’Osservatorio presenta il rapporto aggiornato al II semestre del 2019

Tipo di prodotto: Rapporto

Anno di riferimento: secondo semestre 2019

Anno di edizione: 2020

Disponibile su: www.istat.it

È disponibile online l'aggiornamento della pubblicazione Indicatori dell’economia ternana, riferito al secondo semestre del 2019. Il lavoro è a cura dell'Osservatorio provinciale sull'economia della provincia di Terni, di cui fanno parte, oltre alla Prefettura di Terni-Utg e all’Istat, l’Ispettorato territoriale del lavoro Terni-Rieti - Sede di Terni, la Cciaa di Terni, l’Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro (Arpal) e la sede provinciale dell'Inps.
Sia nel terzo che nel quarto trimestre del 2019 si assiste a una crescita tendenziale del numero delle imprese attive iscritte nei registri camerali (+1,2 per cento +1,3 per cento in ciascuno dei due periodi). Per quanto riguarda il commercio con l’estero, sono in crescita sia le importazioni (+17,7%) che le esportazioni (+1,8%), consolidando una tendenza rilevata nella prima parte dell’anno. Occupati e disoccupati aumentano di oltre duemila unità e la maggiore partecipazione al mercato del lavoro interessa quasi esclusivamente le donne e si concentra nei servizi più tradizionali (Commercio, alberghi e ristoranti +23,6%). Nel secondo semestre 2019 le ore autorizzate di cassa integrazione sono più del doppio rispetto allo stesso periodo del 2018 e l’aumento interessa gli interventi ordinari (+219,9%). I finanziamenti forniti dal sistema del credito segnano una flessione dell’1,4% che riguarda soprattutto i prestiti erogati alle imprese (-4,5%) mentre il credito alle famiglie continua a crescere (+2,6%). L’incidenza dei crediti deteriorati è in calo e si attesta all’1,1% a dicembre 2019 rispetto al 3,8% di un anno prima. Nel secondo semestre 2019, le strutture ricettive mostrano una crescita degli arrivi (+1,3%) e una riduzione delle presenze (-4,1%).
Infine, il rapporto presenta un contributo conoscitivo sui settori economici attivi o sospesi a causa della diffusione del Coronavirus nella provincia di Terni. In particolare, la sospensione dell’attività – ai sensi dei DPCM dell’11 e 22 marzo 2020  – ha riguardato oltre 8 mila unità produttive (il 48,0 per cento del totale), che impiegano 23 mila addetti (il 41,8 per cento) e generano 3,8 miliardi di euro di fatturato (il 42,4 per cento del livello complessivo) e 810 milioni di valore aggiunto (il 35,8 per cento del totale).