Il consumo di bevande alcoliche nelle regioni italiane
La Regione Puglia pubblica un focus sui dati 2017
Nel 2017 nelle regioni italiane l’incidenza del consumo di aperitivi alcolici (vino, birra e altri) supera quella degli amari e dei liquori, tranne che in Calabria, Puglia e Basilicata, per le quali prevale il consumo degli amari. Riguardo al consumo di vino e birra, per la maggior parte delle regioni è prevalente l’incidenza del consumo di vino.
La popolazione con comportamenti a più alto rischio nel consumo di alcolici è quella nella provincia autonoma di Trento, con il 21,9% del totale (al quale concorre in misura maggiore la popolazione maschile); la Sicilia è l'ultima regione riguardo al rischio alcolico (10,3%). In particolare, tra i comportamenti a rischio, il consumo abituale eccedentario caratterizza prevalentemente la Liguria (14,1%) e la Valle d’Aosta (13,1%); percentuali più basse si riscontrano invece in Sicilia (6,7%), Campania (7,5%) e Calabria (8,3%). Il binge drinking (consumo di 6 o più bicchieri di bevande alcoliche in un’unica occasione), invece, si osserva soprattutto nella popolazione maschile del Trentino Alto Adige (22,4%), mentre la pratica è poco presente in Sicilia (4,5%), Campania (4,8%) e Puglia (5,8%).
Questi sono alcuni dei dati pubblicati nel focus realizzato dall'Ufficio statistico della Regione Puglia, basato sui dati Istat dell’indagine Il consumo di alcol in Italia.
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