Il mercato del lavoro in Emilia-Romagna

La Regione pubblica un report con dati aggiornati al 2016

Nel 2016 in Emilia-Romagna gli occupati sono in totale un milione 967mila, con una quota di donne che raggiunge il livello più alto dal 2004 (45,2%). Rispetto al 2008 si registra un lieve incremento dell’occupazione (+0,9%) imputabile esclusivamente alla componente femminile (+4%), mentre quella maschile si riduce dell’1,5%. Riguardo al regime orario, nello stesso periodo si osservano due andamenti opposti: una contrazione del lavoro a tempo pieno (-5,2%) contro un forte aumento di quello a tempo parziale (+41,9%), regime quest’ultimo a netta prevalenza femminile (79% nel 2016). I dati per settore economico mostrano un trend positivo solo per le Altre attività dei servizi  (+11,7%), che riesce comunque a compensare le rilevanti contrazioni registrate nel comparto delle costruzioni (-33,1%) e in quello del Commercio, alberghi e ristoranti (-7,8%). Con riferimento alle classi d’età, inoltre, si osserva che i guadagni di occupazione sono circoscritti alle fasce più anziane, con oltre 45 anni (+225mila), mentre le perdite più significative sono concentrate nei giovani con meno di 34 anni (-146 mila). Segnali ancora negativi, infine, si riscontrano nell’aumento delle persone scoraggiate a trovare un’occupazione (+54mila) e nel calo sia delle attivazioni dei rapporti di lavoro (-78mila) sia delle trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato (-20mila). Le proroghe dei contratti, invece, mostrano un consistente incremento (+93,2), esteso a tutte le classi d’età e per entrambi i generi.

Queste sono alcune delle informazioni diffuse dal Servizio statistica della Regione Emilia-Romagna in un report basato sulla rilevazione Istat delle forze di lavoro e sul sistema informativo lavoro regionale (SilRER).