Il lavoro accessorio in Emilia-Romagna
La Regione pubblica una nota sulla dinamica dei voucher nel periodo 2008-2016
Nel periodo 2008-2016 l’Emilia-Romagna, con quasi 50 milioni di voucher venduti, pari a un’incidenza nazionale del 12,4%, si colloca al terzo posto della graduatoria regionale, preceduta dalla Lombardia e dal Veneto. Rispetto al 2012, in particolare, si registra un aumento esponenziale sia dei voucher riscossi, da circa 2,5 a oltre 16 milioni, sia dei lavoratori coinvolti, da 38.885 a 201.745, con un’incidenza delle lavoratrici che cresce progressivamente dal 45,8% al 54,7%. Nel 2016, inoltre, si osserva che i lavoratori che usufruiscono dei buoni lavoro sono per più della metà (51,2%) giovani dai 19 ai 34 anni, mentre la crescita maggiore, rispetto al 2012, riguarda la fascia d’età 45-54 anni (+754,4%). Si rileva, infine, che la metà dei lavoratori (49,7%) riscuote da uno a quaranta buoni e che oltre un quinto di questi (21,6%) è impiegato nel settore turistico e quasi un sesto (16,5%) nel commercio.
È quanto emerge da un report a cura del Servizio statistica della Regione Emilia-Romagna basato sui dati dell’Inps
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