I protesti in provincia di Monza e Brianza

24.05.2017

La Cciaa diffonde i dati relativi al 2016

Il fenomeno dei protesti, che si può considerare come espressione della difficoltà da parte delle imprese e delle persone di onorare i propri debiti entro i termini previsti, rappresenta uno degli indicatori che descrivono la congiuntura economica.

Dall’analisi longitudinale del numero degli effetti protestati emerge che si passa dai 14.442 del 2012 ai 4.181 del 2016, mentre il valore medio dei titoli protestati scende dai 3.140 euro del 2012 ai 1.450 euro del 2016. Rispetto all’anno precedente, il 2016 registra il calo dei protesti, sia per quanto riguarda il numero degli effetti (-27,9%,  oltre 1.600 in meno), sia per il loro importo monetario totale (-42,5%, pari a circa 4,5 milioni di euro in meno). Entrando nel dettaglio della tipologia di protesti, risulta che gli assegni diminuiscono del 29,5%  nel numero e del 48,1%  riguardo all'importo. Le cambiali registrano -25,7% e -36,4% , rispettivamente per quantità e importo, le tracce accettate -58,8% e -29,9% e le tracce non accettate -52,4% e -66,5%.

Questi sono i principali dati contenuti nella nota diffusa dalla Camera di commercio di Monza Brianza.

Categorie: Diffusioni di nuovi dati | Lombardia | Monza e della Brianza | Camera di commercio industria, artigianato e agricoltura di Monza e Brianza

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