L’economia del Lazio

05.12.2013

La Banca d’Italia diffonde i dati congiunturali aggiornati a Ottobre 2013

L’economia del Lazio è il rapporto congiunturale sull’economia locale curato dalla sede di Roma della Banca d’Italia.

Le indagini condotte in settembre-ottobre dalla Banca d’Italia segnalano il permanere di livelli di attività economica contenuti ancora nel terzo trimestre dell’anno, assieme a prospettive incerte riguardo alla futura ripresa.

 Nella prima metà del 2013 la tendenza recessiva dell’economia del Lazio si è attenuata per il sostegno delle esportazioni, soprattutto nel settore farmaceutico, e del turismo, in prevalenza di stranieri.

 L’occupazione è scesa del 2,3% su base annua, in modo generalizzato tra i principali settori. La caduta dell’occupazione continua a essere più intensa per i lavoratori sotto i 35 anni (-8%) e tra gli autonomi (6%); si è inoltre arrestata l’espansione dell’occupazione femminile, che proseguiva da circa un decennio. Il ricorso alla Cassa integrazione è rimasto ampio.

 Il tasso di disoccupazione è cresciuto di oltre 2 punti, superando il 12%, per l’aumento sia di coloro che hanno perso il lavoro sia dei giovani in cerca di primo impiego. Per i giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni, il tasso di disoccupazione ha superato il 30%.

 L’andamento del credito alla clientela ha continuato a risentire della riduzione dell’attività economica: la flessione dei prestiti alle imprese, in atto dalla seconda metà del 2012, è divenuta più intensa per la riduzione della spesa per investimentimentre il credito alle famiglie ha ristagnato risentendo dell’ulteriore calo delle compravendite immobiliari.

 Con il protrarsi della fase recessiva è ulteriormente peggiorata la qualità del credito alle imprese. Il flusso di nuove sofferenze sui prestiti ha raggiunto i livelli più alti dal 2008, aumentando in misura consistente per il comparto delle costruzioni; è rimasta invece su livelli stabili e nel complesso contenuti la rischiosità del credito alle famiglie. La ripresa dei depositi bancari delle famiglie, avviatasi nella seconda parte del 2012, ha più che bilanciato il calo delle obbligazioni bancarie.

Categorie: Attività istituzionali | Imprese: struttura e competitività | Lazio | Roma

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