L’immigrazione straniera in Emilia-Romagna

La Regione pubblica la 18° edizione del Rapporto sul fenomeno migratorio

Tipo di prodotto: Rapporto
Anno di riferimento: 2017
Anno di edizione: 2018
Disponibile su: http://statistica.regione.emilia-romagna.it/

La Regione Emilia-Romagna  pubblica l’edizione 2018  del Rapporto L'imigrazione straniera in Emilia-Romagna Il volume,  a cura dell’Osservatorio regionale sul fenomeno migratorio, si basa su una pluralità di fonti della statistica ufficiale, tra cui Istat, Miur e Ministero dell'Interno.  Il rapporto, di cui è disponibile anche una Sintesi, analizza in profondità le principali tematiche relative alla presenza straniera a livello locale, come il mercato del lavoro, l’istruzione, la situazione abitativa e quella sanitaria.  

Tra i dati si legge che nel 2017 l’Emilia-Romagna si conferma la regione italiana con la più alta incidenza di cittadini stranieri residenti sul complesso della popolazione residente (11,9%). Questa incidenza, in particolare, è molto differenziata sul territorio: è molto elevata nelle province di Piacenza (14,0%) e Parma (13,5%) mentre tocca il suo valore minimo nel ferrarese (8,7%). Scendendo al livello comunale, incidenze molto al di sopra della media si riscontrano a Galeata (21,5%), Castel San Giovanni (20,9%) e Langhirano (20,1%). Riguardo ai Paesi d’origine degli stranieri, i rumeni costituiscono la comunità percentualmente più presente (16,7%), seguiti dai marocchini (11,6%) e dagli albanesi (11,0%).

Con riferimento all’anno scolastico 2016-2017, l’Emilia-Romagna detiene anche il primato regionale della più alta percentuale di alunni stranieri sul totale degli iscritti (15,8%), seguono la Lombardia (14,7%), l’Umbria (13,8%) e la Toscana (13,4%). I dati disaggregati per livello scolastico mostrano valori maggiori nella scuola dell’infanzia (18,0%) e nella primaria (17,6%) mentre per la scuola secondaria di secondo grado si registra l’incidenza più bassa (12,7%). Sul versante del mercato del lavoro, inoltre, si osserva che nel 2016 gli occupati stranieri rappresentano il 13,1% dell’occupazione totale. Il tasso di occupazione, in particolare,  è inferiore di 6,7 punti percentuali rispetto a quello complessivo (61,7% contro 68,4%); il tasso di disoccupazione, invece, è più che doppio di quello relativo all’ intera popolazione (14,4% contro 6,9%).