L’economia della provincia di Massa-Carrara

La Cciaa diffonde il rapporto annuale 2016

Tipo di prodotto: rapporto annuale
Periodo di riferimento: anno 2015
Anno di edizione: 2016
Disponibile su: http://www.isr-ms.it

Il Rapporto sull’economia nella provincia di Massa-Carrara, curato dall’Istituto di studi e ricerche della Cciaa di Massa-Carrara, permette una lettura accurata della realtà  provinciale. Con cadenza annuale, la pubblicazione offre un ampio insieme di dati utili alle amministrazioni, alle imprese e a tutti coloro che siano interessati a conoscere gli aspetti economici di questa area.

La provincia di Massa-Carrara si posiziona, per grado di competitività del sistema economico, al 65° posto in Italia, rientrando in una fascia medio-bassa in cui figurano anche molte altre province del Centro-nord. Il territorio presenta, infatti, ritardi sociali ed economici importanti, come mostrano l’indice di vecchiaia molto elevato, la bassissima capacità di fare rete, il basso valore aggiunto procapite (anche per l’incidenza della Lunigiana), la scarsa presenza del sistema bancario in rapporto alle attività, l’insufficiente scolarizzazione della popolazione, la contenuta dimensione delle imprese, i tassi non elevati di innovazione e digitalizzazione del sistema economico.

Un quadro positivo emerge, invece, per altri aspetti, come il tasso di imprenditorialità in rapporto alla popolazione residente, la dotazione infrastrutturale (grazie alla posizione e all’importantissima infrastruttura portuale), il grado di apertura delle imprese al commercio internazionale.

Nel 2015 le imprese registrate a Massa-Carrara sono 22.906 e di queste 19.105 risultano attive; si sono avute 1.450 iscrizioni a fronte di 1.241 cessazioni. Il record delle vendite all’estero dell’economia apuana non è stato confermato nell’ultimo periodo: si rileva una variazione negativa del 9% su base annua e anche l’import è in calo, dell'11,8%, rispetto al 2014. Diminuiscono i disoccupati ma anche chi cerca lavoro, infatti il tasso di disoccupazione scende dal 16,4% al 12,4% e le persone in cerca di occupazione risultano 10.799, con -3.831 unità. Lo studio offre anche l’esame dei singoli settori, dall’artigianato all’agricoltura, dal lapideo al turismo.

Da una prima analisi della popolazione, risulta che nella provincia nel 2015 il numero degli abitanti è pari a 197.726, 1.680 unità in meno rispetto al 2014 (2.600 in meno nell’ultimo biennio). Le famiglie mononucleari sono, inoltre, il 36,4% del totale (32.554); gli anziani (persone con più di 65 anni) che vivono da soli sono 18.318.